prof. Davide Betto

laurea in Architettura conseguita presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria; dottorato di ricerca conseguito presso la Facoltà di Napoli in Metodi di Valutazione. Si è abilitato all'insegnamento nella classe di concorso "A033 - Educazione Tecnica nella scuola media" nel 2004 e dal 2007 è diventato docente di ruolo. Insegna a Catania presso la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Appassionato di informatica che, insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione. Autore di questo blog e vincitore del premio internazionale come miglior sito dell'anno 2016 nell'area Carriera e Formazione. Autore per casa editrice Lattes Editori di Torino per la quale cura il blog iLTECHNOlogico.it e le pubblicazioni di tecnologia.

Ott 132015
 

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E’ una speranza che diventa ogni giorno di più una concreta realtà; la produzione e l’uso di energia in quantità, ma soprattutto green. Ciò che ha sempre ostacolato lo sviluppo e la diffusione di quelle che vengono chiamate energie alternative, è stata la grande reticenza dei produttori di combustibili fossili ma soprattutto i costi di produzione e scarsa diffusione sul territorio della rete di distribuzione.

Bloomberg New Energy Finance, ha pubblicato di recente uno studio in cui sono stati analizzati i costi di produzione, trasformazione e distribuzione delle fonti di energia attualmente disponibili e il risultato è stato grandemente positivo. Eolico onshore (sulla terra ferma) e fotovoltaico grazie alle nuove tecnologie produttive sono diventate sempre più economiche e vantaggiose a tutto scapito delle tradizionali fonti fossili.

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Lo studio parte dall’osservazione di un indicatore: il costo di produzione dell’elettricità. Questo valore, noto come Lcoe (Levelized Cost of Electricity) analizzato nel periodo finale di quest’anno 2015, evidenzia come il costo delle energie alternative sta pian piano scendendo; l’eolico è passato da 75€ a 73 € per megawattora, mentre il fotovoltaico da 115€ a 108€ sempre a megawattora. Al contrario, il costo dell’energia attraverso, ad esempio il carbone, è gradatamente aumentato passando nell’area europea da 73€ a 95€ per megawattora.

Considerando il fatto che lo standard Lcoe prende in esame parecchi parametri tra cui il periodo di ammortamento del capitale iniziale e le spese di manutenzione e gestione, tutti gli indicatori propendono verso un miglioramento delle tecnologie alternative rispetto a quelle classiche. Miglioramento dovuto a tecnologie meno costose, a una maggiore diffusione sul territorio e a processi industriali di realizzazione molto più efficienti.

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L’analisi, prende in considerazione i maggiori paesi europei, dove viene dimostrato come l’eolico e il fotovoltaico in Inghilterra e Germania siano davvero vantaggiosi rispetto ai combustibili fossili. In Italia la situazione è leggermente diversa. Il sistema di misurazione utilizzato nel nostro paese è l’Rse (Ricerca sistema energetico). Questo sistema, molto rigido, prende in esame tanti parametri tra cui i costi derivanti dal cosiddetto impatto ambientale prodotto dallo sfruttamento delle diverse fonti energetiche. In Italia il sistema attualmente più conveniente per la produzione di energia è il carbone il cui valore Lcoe è pari a 53-65€ per MWh. Questo costo, però sale drasticamente a 103-135€ per MWh a causa dei danni ambientali causati dal processo produttivo e dallo sfruttamento.

Energia04Tra le fonti alternative la migliore è l’idroelettrico, ma non tutti gli impianti sono così efficienti. Infatti, la forbice spazia tra i 60 e i 380€ per MWh. Seguono poi l’eolico e il fotovoltaico.

Valutare, comunque, il reale costo dei processi produttivi dell’energia, è piuttosto difficile, in quanto influenzati da una miriade di variabili, non per ultime le specifiche normative in materia energetica che differenziano enormemente i paesi produttori.

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Ott 062015
 

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Bio-degradabile, eco-compatibile, riciclabile, sono termini che oramai fanno parte del linguaggio comune e fortunatamente dai quali ci sentiamo fortemente coinvolti. Storicamente, uno dei materiali più utilizzati, ma anche tra quelli più inquinanti è stata la plastica. Tanti sono stati i tentativi di eliminare la componente negativa da un materiale che propone tanti vantaggi sia alle aziende che all’utilizzatore finale senza mai riuscirci veramente. Le bio-plastiche, realizzate con semi di mais o altri prodotti vegetali, consente di realizzare nuovi prodotti, sicuramente più bio, ma comunque sempre in parte inquinanti.

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L’Università di Stanford, in collaborazione con ricercatori cinesi, ha forse trovato una soluzione al problema dimostrando come alcune tarme siano in grado di biodegradare vari tipi di plastica.

Il problema è grave e di livello planetario. 33 sono i milioni di tonnellate di plastica che ogni anno solo negli Stati uniti finiscono nelle discariche con enormi problemi per il loro smaltimento.

Gli studiosi di Stanford hanno scoperto che le larve della farina, particolari tipi di coleotteri, amano vivere in ambienti secchi e presentano nello stomaco particolari microorganismi in grado di bio-degradare la plastica rendendo questi insetti capaci di nutrirsi anche solamente di polistirene e polimeri simili.

In laboratorio, 1000 tarme di questa specie hanno ingerito tra i 34 e i 39 milligrammi  di Styrofoam (particolari pannelli di polistirene). Le tarme hanno così convertito lo Styrofoam in biossido di carbonio come avrebbero fatto con qualunque altro tipo di cibo. La cosa interessante è che le tarme nutrite con questa rigida dieta a base di stirene, sono perfettamente in salute come le altre alle quali è stata fatta proseguire una normale dieta. E ancora più sorprendente che i resti organici della loro nutrizione sono alla pari di quelli nutriti in maniera consueta, assolutamente bio-degradabili.

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La scoperta, che va approfondita, apre scenari incredibili. Infatti, gli scienziati sono finalizzati a comprendere il funzionamento degli enzimi che a livello digestivo nelle tarme distruggono i polimeri della plastica al fine di produrne di nuovi in laboratorio più potenti in grado di raggiungere questo risultato in maniera più efficace.

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Ott 052015
 

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Scandagliando la rete in cerca di innovazioni e curiosità tecnologiche, Dubai compare sempre tra le risposte dei motori di ricerca e soprattutto non manca mai di stupire. L’ultima follia della capitale emiratina è legata alla fantasia e alla narrazione in merito ad un eroe della letteratura orientale conosciuto per l’omonimo cartoon della Walt Disney Picture. Sto parlando di Aladino il ladro buono delle Mille e una Notte venuto dall’antico Katai (la Cina).

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E’, infatti, appena stato approvato un mega-progetto del 2014 che avvierà la sua realizzazione il prossimo anno 2016 e prevede la realizzazione di tre torri in stile moresco collegate tra di loro con lunghi pontili. Lo scopo è la riqualificazione dell’antico porto del Creek a Deira. Un’area lunga circa 450 metri dove le tre torri sedi di uffici e alberghi, rivitalizzeranno “l’orgoglio culturale e storico” come ha affermato Hussain Nasser Lootah direttore generale della municipalità di Dubai.

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Tutto all’insegna della magia e della modernità più assoluta all’interno di un contesto antico e dai tratti fortemente arabeggianti. Tapis-roulant scorreranno all’interno dei pontili collegando le torri e i parcheggi sotterranei. Un’ampia area del Creek sarà bonificata per accogliere il nuovo mega progetto. I visitatori potranno godere dell’antico porto e della vista delle imbarcazioni tradizionali, oltre che del caotico e chiassoso movimento del fiume che attraversa Dubai dall’alto di queste promenade. Tre torri alte rispettivamente 34, 26 e 25 piani collegate da ponti le cui forme sono ispirate ai racconti delle mille e una notte. Grandi serpenti o draghi che avvolgono le grandi teiere moresche rappresentate dalle torri. Forme fantasiose che richiamano subito alla mente ladri, incantesimi e tanta fantasia per rivalutare un’area per la quale la municipalità di Dubai chiederà la registrazione come patrimonio mondiale dell’Unesco.

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https://www.youtube.com/watch?v=i35WTriQMD0

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Ott 042015
 

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I nuovissimi iPhone 6S e 6S plus appena presentati da Apple nella convention del 9 settembre, presentano tante innovazioni e tanti miglioramenti dal punto di vista delle dotazioni, ma introducono anche una nuova tecnologia, molto complessa per la quale Apple ha investito ingenti capitali e risorse umane, oltre a lunghi periodi di ricerca. Sto parlando del Touch 3D, ossia di quella tecnologia che consente di interagire con il dispositivo utilizzando pressioni differenti sullo schermo. In pratica, a seconda della pressione che si esercita con il dito sul vetro dell’iPhone, questo reagirà in maniera differente, proponendo all’utilizzatore opzioni diverse. Si tratta di una tecnologia che spinge le funzionalità touch degli smartphone e tablet ad un livello superiore.

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Il vetro del melafonino è dotato di 96 sensori integrati nella retroilluminazione del display retina. Quando cambiamo la pressione del dito sul vetro, questi registrano i microscopici  cambiamenti di distanza tra loro stessi ed il vetro. Queste misurazioni infinitesime, vengono poi combinate con segnali dal sensore touch in modo da sincronizzare il movimento delle dita sullo schermo con l’immagine rappresentata su quest’ultimo.

I vertici della società con a capo il designer Jony Ive, hanno a lungo spiegato l’incredibile difficoltà nella realizzazione di una tale tecnologia che, oggi vediamo sui dispositivi, ma che ha richiesto anni di sperimentazione per raggiungere il livello attuale.

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NUOVE FUNZIONI PEEK E POP

Figlie di questa nuova tecnologia le funzioni definite dalla Apple, PEEK e POP. In pratica, il device mantiene tutte le funzioni touch fino ad oggi utilizzate come toccare, scorrere, pizzicare, ma aggiunge nuove funzionalità; ad esempio, con una lieve pressione su di una email si può vedere la sua anteprima e se si decide di vederla, basta agire con più forza sulla stessa esercitando una pressione maggiore. Il sistema a quel punto la aprirà.

Si vuole visualizzare un sito non conosciuto? Basta un Peek e l’anteprima si aprirà su di una nuova finestra e se il contenuto è quello desiderato basterà aumentare la pressione, Pop, affinché il sito si apra nel browser.

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Questo renderà molto più rapide e a portata di mano le funzioni che siamo abituati a compiere giornalmente. E immaginate cosa sarà possibile fare dalle terze parti con una simile tecnologia. Pensate, ad esempio, alla pressione sullo schermo di una pennellata come oggi un artista la realizza sulla propria tela.

Non tutte le app sono ancora predisposte all’uso di questa tecnologia, ma le principali, di Apple e i maggiori partner lo sono già. Con il passare del tempo molte applicazioni saranno aggiornate e nuove saranno sviluppate per sfruttare i vantaggi di questa nuova tecnologia.

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https://www.youtube.com/watch?v=cSTEB8cdQwo

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Set 302015
 

L’Italia in questi ultimi mesi è stata sede dell’Expo internazionale e ovviamente sede delle realizzazioni più estrose di tutti i Paesi del mondo. Grandi opere architettoniche che hanno modificato intere zone della capitale lombarda. Grandi innovazioni e incredibili soluzioni hanno caratterizzato anche questa edizione 2015 dell’Expo. Palazzo Italia, l’edificio rappresentativo della manifestazione e del nostro Paese nel mondo si è distinto per la sua particolare facciata in cemento i.active BIODYNAMIC di Italcementi.

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Gli scienziati e ricercatori del team della Italcementi, hanno lavorato per oltre 12.000 ore per trovare la formula chimica per questa straordinaria malta cementizia da utilizzare nell’opera rappresentativa del nostro Paese. Un’opera che oramai è conosciuta e ricordata su tutto il pianeta proprio per la particolarità delle sue facciate interne ed esterne. “Una foresta pietrificata” come l’ha definita una dei suoi progettisti, l’arch. Susanna Tradati che insieme a Michele Molé e allo studio Nemesi & Partners hanno trovato nei ricercatori della Italcementi il giusto completamento alla loro linea progettuale.

Tante sono le caratteristiche che rendono speciale questo materiale; innanzitutto è eco-frinedly non contenendo cromo al suo interno, ma la vera innovazione viene dal principio attivo TX Active e dalle sue proprietà fotocatalitiche.

Approfondimento: la Fotocatalisi è un fenomeno naturale simile alla fotosintesi, dove una sostanza chiamata fotocatalizzatore attraverso l’azione della luce, avvia un processo di ossidazione che converte le sostanze organiche e inorganiche nocive, in composti innocui.

Biocemento02In pratica, il principio attivo presente nel materiale, quando è colpito dalla luce del sole, ma anche di sera da quella artificiale di particolari lampade, assorbe alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti. In questo modo contribuisce a liberare l’atmosfera dallo smog.

La sua miscela è composta per l’80% di aggregati riciclati, soprattutto polveri ottenute dalla lavorazione dei marmi di Carrara, caratteristica che conferisce al materiale una maggiore brillantezza e resistenza agli agenti atmosferici rispetto alle altre malte.

Altra caratteristica importantissima è l’elevata fluidità della miscela che consente di realizzare forme complesse e anche molto sottili come quelle che possiamo vedere sulla facciata di Palazzo Italia. Questa aumenta notevolmente la durabilità del prodotto.

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Proprio in virtù della sua fluidità, la miscela presenta molte meno porosità, e quindi minore assorbimento di acqua e elevata resistenza agli agenti atmosferici, garantendo prestazioni eccezionali di fronte a fenomeni naturali quali gelate, forti precipitazioni e consente di mantenere più a lungo l’aspetto estetico iniziale. Attraverso l’uso di pigmenti inorganici durante la miscelazione con acqua, i.active BIODYNAMIC può essere colorato in modi differenti per ottenere soluzioni estetiche diverse.

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Possiede, infine, una resistenza meccanica a compressione e flessione doppia rispetto ad ogni altro prodotto simile.

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In pratica la particolare malta di cui è composto questo materiale, ha la proprietà di assorbire gli inquinanti contenuti nell’atmosfera, purificandola, e di mantenere inalterato e limpido il suo aspetto.

Speriamo in un massiccio impiego di questo materiale nell’edilizia convenzionale.

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https://www.youtube.com/watch?v=TatPvrFp3_E

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Set 222015
 

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Ogni tanto su queste pagine, trova posto qualche articolo che parla di dream cars, come LaFerrari e la Honda NSX, supersportive che tutti ammiriamo sulle riviste specializzate. E ciò accade quando questi mostri di velocità e design, sono anche forieri di innovazioni e soluzioni tecnologiche degne di nota. Se poi aggiungiamo che sempre più spesso queste devono accompagnarsi a parametri quali rispetto per l’ambiente e qualità costruttiva, ecco che abbiamo tutte le condizione necessarie. Questa volta spostiamo la nostra attenzione in Germania, a Francoforte, la metropoli sede di una delle più prestigiose fabbriche automobilistiche: la Porsche. La grande casa automobilistica deve il suo prestigio alle auto sportive e all’innovazione continua che queste apportano e ancora una volta questa tradizione non viene smentita.

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Si chiama Mission E, dove la E sta per elettrica, infatti stiamo parlando di una macchina completamente elettrica dalle caratteristiche straordinarie. Presentata all’ultimo salone di Francoforte si tratta di una vettura da ben 600 cavalli alimentata da due motori elettrici a magneti permanenti alimentati da batterie da 800 volt.

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L’alimentazione elettrica non fa dimenticare a Porsche la sua natura sportiva e anche la Mission E non è da meno. Accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e da 0 a 200 km/h in meno di 12 secondi.

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Design ultra avveniristico che comunque richiama le classiche linee Porsche; materiali innovativi come acciaio, alluminio rinforzato e fibre di carbonio. Apertura delle portiere ad armadio per la massima accessibilità, cerchi in lega da 21 e 22 pollici in fibra di carbonio. Sistema illuminante a LED.

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Ma la cosa più straordinaria è che per poterla utilizzare non bisognerà aspettare delle ore, ma solo 15 minuti per avere una ricarica dell’80% capace di dotare la vettura di un’autonomia di circa 400 km. Silhouette aggressiva e linee scattanti per un’altezza complessiva di 1,31 metri. L’assetto è mantenuto basso per l’aerodinamica grazie al peso e alla dislocazione delle batterie sul fondo dell’auto.

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L’equipaggiamento interno è di tutto rispetto utilizzando la più avanzata tecnologia. La posizione di guida è gestita attraverso comandi touch, gesture e sguardo e proiettata su un sistema di schermi curvi OLED 3D. Un sistema olografico sulla plancia di comando consente di accedere al sistema di infotainment e alle apps tra cui il navigatore satellitare.

Porsche03Che dire, un mostro di tecnologia e innovazione racchiuso in un design unico. Una berlina incredibilmente innovativa ricca di nuove soluzioni che forse presto ritroveremo negli equipaggiamenti di auto maggiormente alla nostra portata.

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Set 212015
 

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Il 28 settembre sarà una data molto particolare perché avverrà qualcosa di straordinario e raro nei nostri cieli. Il nostro satellite, la Luna si troverà in una condizione veramente unica che si è manifestata nell’ultimo secolo solo 5 volte. Ma a rendere ancora più raro ed eccezionale questo momento è il fatto che questo fenomeno si sommerà ad un altro. La NASA, l’ente spaziale americano definisce questo come un evento davvero speciale per cui, condizioni climatiche permettendo, dovremmo cercare tutti di osservarlo. Ma di cosa sto parlando? Della SuperLuna, fenomeno per cui la Luna si trova alla distanza minima dalla Terra ari a circa 357.000 chilometri, quando normalmente la sua distanza è di circa 384.000 chilometri. Questo la farà apparire ai nostri occhi, il 14% più grande di come la vediamo normalmente e soprattutto sarà di colore rosso per effetto dell’atmosfera terrestre. Se a questo raro fenomeno aggiungiamo che ci sarà anche un’eclissi totale di Luna, l’evento sarà veramente eccezionale.

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Nel suo girare attorno alla Terra, questa eclissi coinciderà con il perigeo lunare, ossia la fase in cui la Luna è più vicina al nostro pianeta, fenomeno che è accaduto precedentemente nel 1910, 1928, 1946, 1964 e 1982.

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Il fenomeno, chiamato astronomicamente Saros, si ripeterà soltanto nel 2033 ed è raro perché devono coincidere i tre cicli lunari, il mese sinodico (fasi lunari), quello anomalistico (tempo tra due perigei) e quello draconico (periodo che impiega la Luna per passare dai punti in cui la sua orbita interseca il piano di quella terrestre) e questo avviene solo ogni 18 anni circa. Il fenomeno per noi avverrà appunto il 28 settembre prossimo prima dell’alba.

Non ci resta che sperare in un clima accettabile e stare quella notte con il naso all’insù.

GUARDA I VIDEO:

Set 112015
 

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Sembra ieri e sono passati già 4 anni da quando EDUCAZIONETECNICA.COM (prima) e EDUCAZIONETECNICA.DANTECT.IT (dopo) è comparso sulla rete come punto di riferimento della didattica di Tecnologia in Italia. Lo dico non per vanto ma perché supportato dai numeri che questo blog ha pian piano registrato, crescendo da tutti i punti di vista.

In un anno oltre 200.000 visualizzazioni, 89.000 visitatori, quasi 500 articoli pubblicati dall’inizio, 2.500 utenti iscritti. Non posso che dirvi grazie. E’ un grande e impegnativo lavoro, ma ripagato dalla vostra passione come alunni, docenti o come semplici visitatori.

compleanno

L’11 settembre 2011 ho dato inizio a questa avventura che ha visto alti e bassi, ma non ho mai ceduto alle difficoltà, anzi convinto della forza di questo strumento ho insistito e continuato a lavorare per migliorare sia l’esperienza di navigazione, ma soprattutto la qualità grafica e i contenuti.

E molte novità, cambiamenti e miglioramenti si sono susseguiti e altri sono già all’orizzonte, alcuni poco visibili, altri più grandi che mi riempiono di orgoglio e mi ripagano di tante fatiche come la collaborazione con la casa editrice Lattes di Torino per la quale mi pregio di scrivere. Oltre al mio contributo al nuovo libro di testo del prof. Arduino (Tecnomedia Plus), presto vi renderò partecipi di un’altra grande iniziativa. Tutto questo senza dimenticare queste pagine.

Nuova colorazione grafica, nuovi articoli incentrati sulle innovazioni tecnologiche, nuove pagine per le classi molto più “grafiche” e di immediata consultazione e presto novità anche sul disegno tecnico.

4-anniInviatemi sempre i vostri feedback, consigli e pareri. Tutto verrà tenuto in considerazione se finalizzato al miglioramento e all’utilità di queste pagine. Vi aspetto quindi numerosi, alunni e non, per un nuovo anno scolastico all’insegna della Tecnologia anzi all’insegna di EDUCAZIONETECNICA.DANTECT.IT.

BUON COMPLEANNO

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Set 062015
 

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Smart, eco-sostenibile, green, sono oramai termini che nella tecnologia sono diventati il vocabolario esclusivo. Startup, grandi aziende, università sono oramai impegnate nello studio e nella ricerca di soluzioni che abbiano il minimo impatto ambientale e il massimo risultato nell’ambito richiesto. In questo percorso di ricerca, non sfugge nulla di ciò e questa è la volta delle strade che percorriamo a piedi o con le nostre autovetture.

SolaRoad, è il progetto che va in questa direzione. Dopo i vetri o le facciate dei nostri edifici la ricerca si è spinta nella direzione di produrre energia dalla superficie delle nostre strade o dalle piste ciclabili.

solaroad01In Olanda, paese sempre attento alle innovazioni, è stato avviato questo progetto realizzando circa 70 metri di strada ciclabile in calcestruzzo in cui sono integrati semplici pannelli fotovoltaici protetti da uno spesso vetro in grado di resistere al peso delle bici, ma anche di mezzi molto più pesanti.

Il progetto pilota, da 3,5 milioni di euro è frutto di un partenariato pubblico-privato tra la provincia olandese di Noord-Holland e le società di ingegneria TNO, Ooms Civiel e Imtech.

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I risultati, come cita Sten de Wit portavoce di SolaRoad, sono stati superiori alle aspettative, riuscendo a produrre in poco tempo circa 3000 kWh sufficienti a garantire ad un piccolo nucleo famiglia l’approvvigionamento di energia per tutto un anno.Lo stesso Sten afferma ancora: facendo un calcolo in termini di resa annua, ci attendiamo oltre i 70 kWh per metro quadro l’anno che avevamo previsto come limite massimo nella fase di studio. In conclusione, un successo.

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Strade ecologiche e smart, in grado di produrre energia oltre ad assolvere al loro compito di percorso. I pannelli sono modulari e facilmente assemblabili oltre che adattabili a più superfici.

Qualche piccolo problema di gioventù è ancora da risolvere come ad esempio il fatto che a causa della dilatazione termica alcuni pannelli si sono deformati, ma la strada è avviata.

GUARDA I VIDEO:

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Set 032015
 

Tecnologia2015Come ogni anno con l’arrivo di settembre le attività didattiche, per lo meno per noi insegnanti, ripartono. E riparte sempre aggiornato e carico di propositività anche il nostro sito didattico. Nuove aree, nuovo pannello di controllo, nuova semplicità d’uso e immediatezza nella ricerca dei contenuti, nuova grafica.

ET_FAVICONIniziamo con le pagine delle classi tutte rinnovate: nuovo PANNELLO DI NAVIGAZIONE. Ogni elemento è interattivo e consente una navigazione rapida e semplificata. Nuove icone identificano gli elementi a cui fa riferimento la “sezione”. Subito di seguito indicazioni su libro di testo e il mio orario scolastico. Importante, qui troverete l’indicazione con il giorno e l’orario di ricevimento; ricordatevi che il ricevimento è subordinato alla prenotazione che deve avvenire cliccando sul link “CONTATTA IL PROF.” nel PANNELLO DI NAVIGAZIONE. In alternativa potrete prenotare l’appuntamento con il sottoscritto tramite il registro digitale.

Nell’area ATTIVITA’ sono raccolte tutte le sezioni tematiche della classe. La sezione COMPITI PER CASA, al fine di evitare la sovrapposizione con il registro digitale, riporterà solo quanto assegnato per la lezione successiva mentre nelle ATTIVITA’ IN CLASSE, sarà elencato tutto il programma svolto. La nuova grafica, semplifica le lettura delle sezioni e rende la navigazione e l’uso della pagina molto più semplice e di immediata comprensione. Ancora mancano i contenuti che arricchiranno di giorno in giorno queste pagine, ma se qualcosa non vi è chiaro o volete darmi qualche suggerimento per migliorare queste pagine, i feedback sono sempre ben accetti utilizzando sempre la pagina per contattarmi e specificandolo nell’OGGETTO DELLA RICHIESTA.

Quest’anno, l’alleggerimento del carico di lavoro legato al sito dovuto all’attivazione del registro digitale, consentirà maggiormente di focalizzare l’attenzione sull’arricchimento dei contenuti e inoltre, molte altre grandi novità che vi comunicherò di volta in volta per non togliervi la sorpresa. Buona navigazione a tutti e buon anno scolastico 2015/16.

Prof. Betto

Ago 242015
 

Dopo la promozione bSmart pubblicata appena qualche giorno fa, vi propongo un altro modo per poter risparmiare sull’acquisto dei libri di testo per i propri figli. Sulla rete, infatti, ho reperito l’informazione secondo cui anche il grande retail online Amazon, ha avviato la promozione che consente di acquistare i libri in tutta comodità da casa, senza fare code, ricevendoli gratuitamente all’indirizzo desiderato, tutti insieme e pagandoli con uno sconto sul prezzo di copertina del 15%.

La spedizione è gratuita per importi superiori ai 19 euro e la consegna in 3-4 giorni, 1 solo giorno per i clienti prime.

Amazon libri

Come fare per poter acquistare in questo modo e usufruire della promozione? Semplice, cliccate sul link di seguito e seguite la semplicissima procedura che vi guiderà nella selezione della regione, della città ed infine della scuola; la Dante Alighieri è la prima dell’elenco. A questo punto potete selezionare la classe di appartenenza di vostro figlio e spuntare tutti o in parte i libri dell’elenco comunicato attraverso il SIDI dalla scuola stessa, quindi senza possibilità di errori.

Buona acquisto a tutti: AMAZON LIBRI

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Ago 222015
 

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Si chiama Sceliphron caementarium ed è una laboriosissima vespa muratore, capace di costruire il proprio nido con il fango secondo precise proporzioni.

E’ dall’osservazione di questo insetto laborioso e del modo in cui costruisce la propria dimora che Massimo Moretti padre della prototipazione 3D in Italia ha sviluppato un progetto denominato WASP, World’s Advanced Saving Project. Si tratta di un progetto per la stampa 3D di case in argilla premiato con il Green Award al 3D Print Show di Londra.

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Il vantaggio offerto da questa tecnologia è quello di poter creare con materiali naturali come l’argilla, costruzioni a bassissimo impatto, ad alta efficienza termica e dai costi ridottissimi.

Moretti, utilizzando una particolare stampante 3D denominata Power Wasp e un software open source per la modellazione solida, ha dimostrato come è possibile applicare su larga scala l’uso di materiali poveri in chiave moderna. Per millenni si sono realizzate case e intere città con fango crudo e argilla, ecologici, economici e facili da reperire con risultati duraturi e incredibili.

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E’ ovvio che si è partiti dalla realizzazione di modelli in scala ridotta, ma l’obiettivo del team è quello di realizzare una stampante abbastanza grande da poter realizzare case in argilla di dimensione reale. Il vantaggio si vedrebbe soprattutto in quelle aree depresse e sottosviluppate del pianeta, sostituendo così capanne e bidonville a favore di case riciclabili, esteticamente migliori, a costo bassissimo e a impatto zero. Case che utilizzerebbero i prodotti di quella terra, rinnovabili e dismettibili senza danni nel momento in cui non sono più utilizzate.

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https://www.youtube.com/watch?v=vn764Ma6QWo

Ago 222015
 

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La tecnologia delle celle solari e dei pannelli, sta via via evolvendo raggiungendo prestazioni e risultati sempre più efficienti.

Dall’Università finlandese Aalto sono stati raggiunti nuovi valori di effeicienza e battuti i precedenti records di efficienza dei pannelli di silicio nero dell’Universitat Politècnica de Catalunya. Nei test effettuati presso il CalLab dell’istituto Fraunhofer per i sistemi energetici e solari (ISE), è stato registrato il valore record di efficienza pari al 22.1%, 4 punti percentuali in più rispetto al vecchio record.

Il CalLab, uno dei principali laboratori nel settore fotovoltaico a livello mondiale (misura tutti i tipi di celle solari e moduli fotovoltaici secondo specifici standard internazionali), ha certificato il nuovo incredibile valore.

In queste nuove strutture molecolari di silicio nero, i ricercatori sono riusciti a superare il collo di bottiglia evidenziato dalle precedenti versioni e cioè quello della capacità delle superfici di convertire efficacemente l’energia luminosa del sole. I nuovi pannelli sarebbero così efficaci anche in quelle zone in cui il sole giunge con un angolo di inclinazione particolarmente pronunciato e quindi anche in zone estreme del pianeta.

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Dalle informazioni pubblicate sulla rivista di settore Nature Nanotechnology, si evince che i progressi nella produzione di queste celle sono abbastanza avanti e che potrebbero essere pronte per la produzione di massa. Questo significa che presto potremo vedere in giro pannelli fotovoltaici di silicio nero le cui celle saranno più efficienti e in grado di fornire più energia a parità di spazio occupato.

Noi siamo sempre qui a vigilare e segnalare ogni possibile cambiamento.

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