Set 102012
 

Sembra ieri ma è già passato un anno. Erano i primi di settembre o fine agosto, non ricordo, quando ho deciso di avventurarmi nello sconosciuto campo della progettazione e gestione di un sito internet. La prima difficoltà è stata quella del nome; come chiamare questa nuova creatura? La tecnologia era sempre tra le prime scelte, ma volevo qualcosa che fosse facilmente ricordabile e avesse assonanza con la disciplina che insegno. La scelta ideale sarebbe stata EducazioneTecnica.it ma chi mastica un po’ di internet sa che la scelta di un nome dipende dalla disponibilità o meno del dominio, ossia se il nome scelto non è già stato utilizzato da qualcun altro. Poco male, la scelta è caduta sul suffisso .com molto più diffuso e piano piano queste pagine si sono conquistate uno spazio tra di voi e poi sulla rete. Le difficoltà sono state tante, ho consumato infinite notti a lavorare affinché questo strumento funzionasse e risultasse utile ai ragazzi e non solo, nella promozione e sponsorizzazione di questa affascinante e a volte sottovalutata disciplina. Moltissime le difficoltà, soprattutto all’inizio in cui ho dovuto imparare tutto da solo ritagliandomi spazi di tempo nel lavoro. Molte le modifiche, i cambiamenti realizzati per facilitarvi nel compito di sfogliare queste pagine e utilizzarle produttivamente. Alcuni cambiamenti, apparentemente semplici, hanno richiesto ore e ore di lavoro per capire come realizzarli. Ma come ho già avuto modo di citare in queste stesse pagine, nulla sarebbe stato possibile senza di voi, senza la passione e la curiosità dei vostri figli, senza la vostra pazienza e attenta supervisione di questo lavoro, senza i risultati raggiunti durante questo percorso“.

Per cui nell’augurare BUON COMPLEANNO al nostro sito, colgo l’occasione per ringraziare tutti voi e per augurare ai vostri figli un meraviglioso e ricco anno scolastico alla Dante Alighieri.

Prof. Davide Betto

Set 092012
 

ANNO NUOVO, MATERIALE NUOVO. Arriva settembre e si scatena la corsa all’acquisto del materiale per la scuola. Mamme e figli corrono nei centri commerciali o nella bottega sotto casa per acquistare questo o quel prodotto, per essere pronti all’avvio del nuovo anno scolastico. Cosa dovrò comprare per la TECNOLOGIA? Questa pagina nasce proprio con l’intento di guidarvi all’acquisto del materiale didattico. Si tratta ovviamente del materiale che il sottoscritto chiede per il proprio lavoro, per cui ogni altro docente potrà usarlo come riferimento o cambialo dove necessario.

Ho associato ad ogni elemento una breve descrizione, un’immagine di riferimento, l’anno scolastico in cui bisogna fare l’acquisto e il link con un approfondimento tecnico.

Spero così di aver reso la scelta più semplice e chiara possibile. Ciò non toglie che potete sempre  contattarmi per chiedermi chiarimenti o ulteriori informazioni. Sarò sempre lieto di rispondervi.

Un sommario iniziale mostrerà uno schema di acquisto diviso per anno scolastico. Ovviamente, ciò che è stato acquistato un anno non va comprato nuovamente se ancora a vostra disposizione (esempio: se l’album contiene ancora fogli, può essere utilizzato per l’anno successivo fino al suo esaurimento).

QUESTO ARTICOLO RIPORTA IL MATERIALE DA ACQUISTARE, MA L’ACQUISTO ANDRÀ EFFETTUATO DOPO LA SPIEGAZIONE DEL PROFESSORE IN AULA.

RIEPILOGO ACQUISTI PER CLASSE
MATERIALE CLASSI PRIME
Foglio_icon
MATERIALE CLASSI SECONDE
Scotch_icon
MATERIALE CLASSI TERZE
Scotch_icon

CARTELLA IN PLASTICA RIGIDA

La carpetta o cartella è un contenitore di cartone o di plastica, utilizzato per la raccolta di documenti e materiale cartaceo vario. È richiudibile per mezzo di un bottone o per mezzo di un elastico. Solitamente le sue dimensioni sono più grandi di un formato A4 di un foglio di carta e dipendono dalle dimensioni del materiale che la carpetta deve contenere. La dimensione può essere 30 * 40 cm o più. E’ possibile utilizzare la stessa cartella acquistata per Arte Immagine, condividendola, se le due discipline sono nella stessa giornata.

RACCOGLITORE AD ANELLI

Il raccoglitore ad anelli è un grande quadernone plastificato o cartonato che ha la funzione di conservare, ordinare e proteggere i fogli da disegno o per scrittura. In commercio ne esistono molti tipi brandizzati, colorati, stampati…

 

 

BUSTINE TRASPARENTI

Bisogna, inoltre, procurarsi delle bustine trasparenti per raccoglitore da utilizzare per conservare e per consegnare gli elaborati grafici prodotti.

 

 

 

 

FOGLI A QUADRETTI

Ricarica di fogli a quadri per raccoglitore ad anelli. I quadretti devono essere quelli piccoli, pari a 4 millimetri. Se possibile scegliere un tipo di carta con grammatura più pesante (quindi il foglio risulterà più rigido). Meglio se il foglio possiede un rinforzo laterale plastificato per proteggere i fori.

 

 

ALBUM DA DISEGNO F4

L’album da disegno dovrà essere nel formato F4 ossia di dimensioni 33 * 24 cm.

Le caratteristiche fondamentali dell’album da acquistare sono:

  • GRAMMATURA: è un lemma tecnico usato nel campo della tipografia. Rappresenta la “consistenza” del foglio di carta e non va confusa con lo “spessore”. Tecnicamente la grammatura viene definita come “il peso di un foglio di carta di un metro quadro di superficie”. Per fare un esempio concreto, la normale carta per fotocopia ha una grammatura 80. Se pesassimo un foglio di questa carta grande un metro quadrato, infatti, esso peserebbe 80 grammi. La grammatura che gli album da acquistare debbono possedere è 220 grammi o più.
  • TIPO DI SUPERFICIE: i fogli per il disegno tecnico devono essere lisci. L’uso di fogli ruvidi o di altro tipo sono sconsigliati per il disegno tecnico.
  • FOGLI SINGOLI: l’album deve essere a fogli singoli, tenuti insieme attraverso dei blocchi di carta angolari. Non debbono, perciò, essere quelli staccabili a strappo.
  • NUMERO DI FOGLI: infine, gli album sono venduti in confezioni da 20 o 40 fogli. La scelta è libera, ma preferirei 2 album da 20 fogli in modo da poterne lasciare uno a scuola e tenerne uno a casa.
MATITA O PORTAMINE

Esistono diversi tipi di matite, a seconda delle caratteristiche di durezza e di composizione della mina. Le matite da disegno si differenziano in 19 tipologie: EE (morbidissima), EB, 6B, 5B, 4B, 3B, 2B, B, HB (media), F, H, 2H, 3H, 4H, 5H, 6H, 7H, 8H, 9H (durissima). Le matite più morbide permettono di ottenere un nero intenso (spesso indispensabili nei disegni artistici), mentre quelle più dure vengono prevalentemente utilizzate nel DISEGNO TECNICO.

Esiste un tipo particolare di matita chiamato portamine, costituito da una struttura in plastica o altro materiale contenente una serie di sottili mine di grafite. Premendo il pulsante all’estremità del portamine, viene fatta fuoriuscire una mina. In questo modo non è più necessario far la punta alla matita.

La matita o la mina con cui iniziare, è la HB o 2, per poi passare negli anni, aumentando la precisione e il controllo, a matite o mine più dure, ossia verso le H.

Per il primo anno è consigliato l’acquisto della matita HB o 2, mentre già dalla seconda o terza (ma su indicazione del professore), si potrà passare a matite più dure che garantiscono un segno più preciso. L’uso della matita o della mina con il porta-mine è indifferente, mentre è sconsigliato l’uso delle micro-mine con il porta micro-mine, in quanto strumenti troppo professionali e non adatti alla manualità di un apprendista.

Approfondimento: La MATITA

GOMMA PER CANCELLARE

La gomma per cancellare è uno strumento di cancelleria in gomma, naturale o sintetica, atto a rimuovere meccanicamente inchiostri o tracce di grafite da supporti di scrittura o disegno. Si divide in più tipi, dipendentemente dal tipo di tratto da rimuovere:

gommapane, a mescola morbidissima, per disegno a carboncino o matita morbida;

per matita, a mescola morbida di colore bianco;

per penna, a mescola dura, abrasiva;

a rondella ottagonale, per macchine per scrivere, estremamente abrasiva.

Ovviamente il modello da acquistare è il secondo, quello per matita a mescola morbida.

Approfondimento: La GOMMA per cancellare

TEMPERAMATITA O TEMPRERAMINE

Il temperamatite è un oggetto di cancelleria molto comune, realizzato in acciaio, ferro, plastica o altri materiali. La sua funzione è appuntire le matite, affinché queste possano scrivere.

Esistono vari tipi di temperini manuali, e tra questi:

quello a doppio foro, che permette di temperare matite di due dimensioni diverse;

quello a foro singolo, per una sola dimensione di matita;

quelli con serbatoio che permettono di raccogliere i trucioli di legno e la grafite eliminata.

Il temperamine, invece, è un tipo di temperino più piccolo adatto a temperare le mine dei porta-mine. E’ utile sia se si utilizzano mine con porta-mine per disegnare che per temperare le mine dei compassi.

E’ chiaro che acquisterete il temperamatite se utilizzerete per disegnare la matita e il temperamine se invece utilizzerete il porta-mine.

SQUADRETTE IN PLASTICA
Squadretta 30-60°

Squadretta 30-60°

Le squadrette sono strumenti utilizzati per disegnare, tracciare e progettare. Hanno forma triangolare e vengono utilizzate normalmente in coppia. Abbiamo così:

una squadretta detta scalena, nella quale l’ipotenusa forma con i cateti angoli di 30° e 60°;

una squadretta isoscele, nella quale l’ipotenusa forma con i cateti due angoli uguali di 45°.

Possono essere realizzate in materiali diversi, plastica, legno, metallo. Pur essendo più resistenti quelle in metallo, la scelta ideale è per quelle in plastica. Infatti, il plexiglass trasparente di cui sono fatte, pur garantendo una certa resistenza, permette di vedere quello che sta sotto mentre disegniamo.

Squadretta 45°

Squadretta 45°

Assolutamente sconsigliate quelle in legno, ormai obsolete e facilmente soggette alla deformazione per umidità.

Le squadrette, vengono utilizzate normalmente assieme alla riga per poter tracciare segmenti perpendicolari o incidenti oppure utilizzando gli angoli di uso comune.

Le squadrette vanno acquistate entrambe e normalmente sono vendute in confezioni che le contengono tutte e due.

Approfondimento: Le SQUADRETTE

RIGA IN PLASTICA

La riga è uno strumento antico, utilizzato sin dall’albore dei tempi per la tracciatura di linee rette e per la misurazione. La riga poteva essere libera o fissata al supporto da disegno, ma in ogni caso era lo strumento di riferimento per l’allineamento del foglio e delle squadrette.

I materiali più impiegati sono stati il legno, il metallo (ferro o bronzo), l’avorio e l’osso; dalla fine dell’800 si impiegarono anche la celluloide, successivamente l’alluminio e, dalla metà del ‘900, l’acrilico (sostanza sintetica e trasparente).

La riga prende il nome di righello quando la sua lunghezza non supera i 30 centimetri.

La riga consigliata da acquistare è quella da 50 o 60 centimetri, da poter condividere con la disciplina di Arte e Immagine al fine di realizzare un solo acquisto.

Approfondimento: RIGA  e RIGHELLO

COMPASSO

Il compasso è uno strumento geometrico da disegno antichissimo. E’ formato da due aste, solitamente di uguale lunghezza, articolate nella parte alta tramite un semplice sistema a vite. Alla base delle due aste, qualche volta allungabili, sono fissati strumenti tecnici diversi in funzione di quello che bisogna realizzare.

Il balaustrone è un’evoluzione del compasso. Oltre alle due aste formate grossomodo come quelle del compasso, possiede una vite con rotellina al centro che serve alla regolazione dell’apertura.

BalaustroneLa scelta se acquistare il compasso o il balaustrone è del tutto soggettiva, però con qualche avvertenza; il compasso è uno strumento di precisione, per cui conviene sempre comprarne uno di marca, dotato se possibile, di tutti gli accessori a corredo. Inoltre, è meglio che le aste siano estensibili, in modo da poter realizzare cerchi più grandi. Il balaustrone, pur rendendo più semplice la realizzazione di cerchi in quanto le aste sono fisse, è dotato di rotellina che consente una minore apertura e quindi la realizzazione di cerchi di dimensione minore.

Quindi, se dovessi necessariamente esprimere una considerazione in merito a questa scelta, io preferisco il compasso, più difficile da utilizzare ma dotato di più accessori e permette una maggiore libertà nella realizzazione grafica. Il balaustrone, pur essendo estremamente preciso e più facile da utilizzare, non consente di tracciare cerchi sufficientemente grandi.

Approfondimento: Il COMPASSO

NORMOGRAFO

Il normografo è un particolare strumento tecnico, utilizzato dai disegnatori, soprattutto geometri e architetti, per la realizzazione di speciali caratteri tipografici e non. Si tratta di un righello di plastica o di altro materiale su cui sono intagliate le lettere dell’alfabeto o altri caratteri speciali ad esempio cerchi (cerchiografo), quadrati (quadrografo), ecc., che aiutavano il disegnatore a tracciare simboli e caratteri con precisione sui disegni.

La dimensione del normografo da acquistare è quello da 10 millimetri, ossia le scritte da realizzare saranno alte esattamente un centimetro.

Approfondimento: Il NORMOGRAFO

NASTRO ADESIVO

ScotchLo scotch, o nastro adesivo, è uno strumento che troviamo sempre nel mondo del disegno. Ha la funzione di fissare i fogli al piano di lavoro, al fine di poter utilizzare riga e squadrette in modo preciso.

E’ preferibile acquistare quello di carta, perché si stacca con maggiore facilità e senza strappare il foglio.

SCHEDA PER L’ACQUISTO

Lo schema di seguito in formato stampabile, rappresenta il sommario del materiale da acquistare per l’attività pratica del disegno tecnico.

E’ chiaro che non tutti gli attrezzi vanno acquistati ogni anno. Ad esempio se ho comprato il compasso in prima non sarà necessario riacquistarlo a meno che si sia rotto o l’abbia perso.

Alcuni attrezzi andranno comprati dal secondo anno in poi come ad esempio l’album da disegno F4 mentre altri acquistati in prima non saranno più utilizzati gli anni successivi come ad esempio i fogli a quadretti da  4 millimetri.

Clicca sull’immagine per ingrandirla e stamparla o vederla sul telefonino

PUOI LEGGERE ANCHE:
Lug 312012
 
Titolo
TECNOMEDIA PLUS TECNOMEDIA SMART
Volumi
UNICO UNICO
Autori
G. ARDUINO G. ARDUINO
Casa editrice
LATTES LATTES
Codici ISBN
9788880429937 9788880429180
9788880429913 digit  
Links
Tecnomedia Plus Tecnomedia Smart

DescrizioneTecnoMEDIA PLUS rappresenta l’evoluzione dei suoi due predecessori. “Sono particolarmente legato e onorato di presentare questo nuovo volume perché per la prima volta mi trovo nella duplice veste di collaboratore della Lattes e autore di alcune parti del testo“. Il capitolo sulle costruzioni e in parte quello sulle comunicazioni e sull’energia sono espressioni del mio attento lavoro di questi anni alla ricerca di metodologie e contenuti idonei ai nuovi alunni.

Il libro si avvale poi di nuove schede di approfondimento, piegabili illustrati, capaci di sintetizzare ampi argomenti nelle illustrazioni di poche pagine.

Ampi spazi all’integrazione attraverso specifiche aree per gli alunni B.E.S. e D.S.A. e parti del volume tradotti nelle lingue più utilizzate tra gli alunni extracomunitari inclusi nelle nostre classi.

Il volume di DISEGNO, fiore all’occhiello dell’opera, si arricchisce di nuove aree e schede grafiche illustrate.

Nuovi contenuti digitali interattivi attivabile attraverso la piattaforma bSmart sia per gli insegnanti che per gli alunni.

Per ulteriori informazioni basta cliccare sull’icona del libro posta poco più in alto in questa pagina.

LINKS UTILI:
Mag 242012
 

“Smart” in inglese significa “astuto, furbo” e quindi i nostri cellulari, i cosiddetti smartphone, si chiamano così perché dovrebbero essere astuti, nel senso di essere in grado di rispondere in maniera intelligente alle esigenze degli utenti. Ma secondo INTEL, questa intelligenza è ancora poco “furba”, per cui sta studiando il modo di inserire nuove tecnologie in grado di renderli più intelligenti, in grado di analizzare il comportamento umano e conformarsi allo stile di vita del proprietario. Intel sta lavorando su una ricerca che ha come soggetto una nuova tecnologia capace di imitare il cervello umano e sta studiando lo sviluppo di dispositivi che siano in grado di apprendere dai propri utenti. L’obiettivo è superare i limiti degli attuali devices, che pur definiti intelligenti, non sanno nulla più del proprio utilizzatore e non imparano nulla da questo. Justin Rattner, chief technology officer di Intel afferma infatti che “Le macchine che apprendono offrono grandi opportunità”, e che queste presto diventeranno l’obiettivo di molte aziende tecnologiche.

La ricerca, è stata avviata dall’Intel Collaborative Research Institute of Computational Intelligence in collaborazione con la Technion, istituto tecnologico situato nella città di Haifa (Israele) e dell’Università Ebraica di Gerusalemme, e ha come traguardo la realizzazione di applicazioni indossabili in grado di migliorare la qualità della vita. E Rattner traccia pure un percorso possibile di sviluppo e commercializzazione di prodotti del genere. per il C.T.O. di Intel, questi dispositivi potrebbero essere disponibili già nel 2014 o 2015. Moody Eden, presidente di Intel Israele, si spinge oltre, affermando che “Entro cinque anni organi di senso saranno integrati nei computer e in dieci avremo più transistor in un chip che neuroni nel cervello umano”.

Ancora una volta la tecnologia potrebbe stupirci. Noi di educazionetecnica.com saremo qui ad osservare e registrare i prodigi che il  progresso potrà portarci.

Dic 132011
 
IL LEGNO#3 (I PANNELLI DI LEGNO)
Indice Argomenti
1 CHE COS’È UN PANNELLO
2 TIPI DI PANNELLO
3 MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO
4 APPROFONDISCI CON I VIDEO
Lezioni Precedenti sul Legno
#1 IL LEGNO (L’ALBERO) 
#2 IL LEGNO (IL CICLO DI LAVORAZIONE) argomento ancora non attivo

CHE COS’È UN PANNELLO?

Pannelli

Un pannello di legno è un prodotto composto da elementi primari derivanti dalle diverse tecniche di trasformazione del legno, di spessore variabile. Gli elementi primari più utilizzati sono: segato, sfogliato, tranciato, particella e fibra. Utilizzando questi elementi, è possibile comporre e creare prodotti diversi con caratteristiche e prestazioni differenziate che prendono appunto il nome di PANNELLI DI LEGNO.

Il motivo per cui conviene utilizzare pannelli al posto del legno massello è dovuto all’estrema variabilità della forma e delle dimensioni dei tronchi ricavabili dagli alberi. Disporre di superfici ampie di legno senza giunzioni e difetti non è sempre possibile; per questo i tecnici del legno si sono orientati alla fabbricazione di pannelli di legno dalle dimensioni standard.
Inoltre, la progressiva diminuzione delle risorse lignee ha obbligato sempre più i tecnici a studiare nuove forme di ottimizzazione del legname, sfruttando al massimo anche quella parte di legno precedentemente considerata scarto e quindi non utilizzabile. Da qui è nata la produzione di pannelli di fibre e di particelle e questo ha sostanzialmente modificato il ciclo produttivo del legname. L’attività che, era propriamente artigianale è diventata un’attività prettamente industriale. Per questo motivo, l’industria del pannello oggi in Italia, come negli altri paesi europei, ha acquistato una grande importanza soprattutto nel campo del mobile.

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TIPI DI PANNELLO

La produzione si è sempre più articolata ed oggi si contano diversi tipi di pannello. Di seguito una raccolta in ordine alfabetico di queste soluzioni che, non vuole essere ne esaustiva ne definitiva, ma semplicemente un’indagine conoscitiva e un approfondimento didattico:

COMPENSATO

Costituito da tre sfogliati disposti con fibre perpendicolari tra loro per uno spessore totale di circa 3mm. La disposizione delle fibre in senso ortogonale, serve a conferire al pannello maggiore resistenza, “compensando” appunto le carenze in una direzione, intrecciando le fibre.

MULTISTRATO

È costituito da almeno 5 sfogliati disposti con le fibre perpendicolari tra loro ed incollati con collanti ureici o fenolici. Lo spessore varia da 5 a 50 mm e le specie legnose più utilizzate sono il Pioppo e la Betulla per quelli d’uso comune, e faggio, rovere, teak, mogano ed altre specie legnose esotiche per quelli speciali. Garantisce buone prestazioni meccaniche, la stabilità è discreta, la lavorabilità ottima e gli impieghi molteplici.

TAMBURATO

Pannello costituito da struttura perimetrale in listelli di Abete o Pioppo, inserto centrale in cartone alveolare (bugno) o losanghe di legno e superfici in compensato o pannello di particelle del tipo sottile variamente placcate e rifinite. La sua leggerezza, l’elevata stabilità e la notevole lavorabilità dei bordi fanno del tamburato uno dei semilavorati più utilizzati per strutture portanti di arredi (spalle, fianchi, tops, mensole, ripiani, ed ante di grandi dimensioni).

TRUCIOLARE

È spesso usato impropriamente per definire il pannello di particelle. A differenza di questo, è costituito da grossi trucioli disposti disomogeneamente per per tutto lo spessore. È utilizzato per elementi non in vista e non sottoposti a carichi e per sottopavimentazioni come materiale isolante.

M.D.F.

Medium Density Fiberboard, pannello di fibre di media densità composto da piccolissime e regolari fibre di legno (soprattutto latifoglie), disposte uniformemente ed omogeneamente su tutto lo spessore, ed incollate con specifiche resine sintetiche (Ureiche o Fenoliche). La densità è media, è lavorabile nelle tre direzioni compresa la tornitura e l’intaglio. Grazie alla sua superficie compatta e omogenea è ideale per placcare superfici da laccare. Lo spessore varia da 3 a 50 mm. Le sue proprietà meccaniche sono scarse e andrebbe evitato per parti strutturali sollecitate (strutture di librerie ecc.).

BILAMINATO

Pannello con le due superfici ricoperte da sottili foglie di laminato plastico.

COMPENSATO CURVATO

Compensato-curvatoCostituito da sfogliati o tranciati umidificati e disposti su controsagome che, tramite l’azione del calore, si curvano prendendo la forma della sagoma stessa. L’utilizzo più comune sono le scocche di poltrone e sedie. Le specie impiegate sono il Pioppo la Betulla e il Frassino.

COMPENSATO MARINO

Multistrato composto da sfogliati incollati con colle ad alta resistenza all’acqua, alle temperature e agli sbalzi termici. Lo spessore varia da 3 a 40 mm e gli impieghi sono soprattutto quelli della nautica.

CONTROPLACCATO

Qualsiasi tipo di pannello a base legno con le due superfici rivestite da tranciati o precomposti decorativi. Garantisce ottime doti di stabilità e buone resistenze meccaniche.

FIBRA

Tradizionalmente noto con i nomi commerciali Faesite, Masonite e Ledorex; è composto da fibre di legno ottenute mediante sfibrature con procedimento ad umido. Si suddividono in: Compressi e non Compressi. I primi, molto compatti e pesanti con spessore massimo di 8-10 mm.

LAMELLARE MASSICCIO

Pannello composto da molteplici listelli di legno massello di ugual larghezza e spessore ma di lunghezza diversa, incollati tra loro e uniti per testa con particolari giunzioni a pettine. Lo spessore è variabile da 10 a 55 m

LISTELLARE O PANIFORTE

È costituito da una parte strutturale formata da listelli di abete o altri legni dolci rivestita sulle due facce da compensato o pannello di fibra e solitamente controplaccato con impiallacciature o MDF. Ottimo per strutture portanti di mobili.

NOBILITATO

È solitamente costituito da un supporto di pannello di particelle o di fibra con una o ambo le superfici ricoperte da carte melaminiche. Le prestazioni d’uso sono sufficienti ed è solitamente impiegato per ripiani ed arredi di non particolare pregio. Le carte del rivestimento riproducono anche le venature dei legni maggiormente utilizzati nell’arredamento.

O.S.B.

Orientated Structural Board è costituito da sottili strisce di legno tenero aventi ugual spessore e diversa lunghezza e larghezza, disposte in modo da formare diversi strati incrociati tra loro.

PARTICELLE

Pannelli-di-particelleÈ ottenuto pressando una determinata quantità di particelle (solitamente pioppo) miscelate con opportune colle sintetiche (ureiche o fenoliche). In commercio se ne trovano di svariati tipi:

Omogeneo – Costituito da particelle sottilissime disposte uniformemente ed omogeneamente per tutto lo spessore.
A Granulometria Progressiva – Particelle sottilissime per le superfici e di media e grossa granulometria per lo stato centrale.

Stratificato – Sullo spessore sono evidenti tre o cinque strati di particelle. Quelle superficiali sono finissime ed omogenee, quelle degli strati mediani più grossolane.

In tutti i tipi, lo spessore varia da 3 a 50 mm e in funzione del tipo di incollaggio possono essere utilizzati sia per esterni che per interni. Si presta molto bene per ottenere i pannelli nobilitati. Vista la particolare composizione, non devono essere confusi con i più grossolani truciolati.

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MAPPA CONCETTUALE DELL’ARGOMENTO

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APPROFONDISCI CON I VIDEO
L’ABBATTIMENTO SRAMATURA E DEPEZZATURA
Durata: 4:49 Durata: 4:17
DA TRONCO A TRAVE IL CICLO DEL RICICLO: LEGNO
Durata: 4:45 Durata: 1:12
SCOPRI TUTTI GLI ALTRI VIDEO SUL LEGNO

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Gli alti costi economici e soprattutto quelli in termini ambientali nello sfruttamento del legno per necessità edilizie e di arredo, hanno messo in crisi un sistema quale quello del mobile. Gli esperti del settore, consci dell’improponibilità di un processo industriale che, cozzava violentemente con necessità ambientali e ritmi biologici della natura, hanno dovuto rivedere profondamente questo processo. Nuove tecnologie e procedure, hanno consentito di realizzare, anche attraverso quelli che venivano considerati scarti, nuovi prodotti con caratteristiche estetiche, meccaniche e tecnologiche pari a quelle del legno massello. Nasce così l’industria del Pannello che ha rivoluzionato il modo di fare mobili, ponendo grande attenzione alla natura e consentendo di abbassare notevolmente i costi senza perdere in qualità.

Prof. Davide Betto

ANCHE NOI SCRITTORI
Alunno/i autore/i dell’articolo:
ARCIFA GIULIO-LEONTINI ALESSANDRO-PARRINELLO ROBERTA-URSINO CAMILLA
Classe e Anno: Argomento di Riferimento:
Prima D – 2011/12 LEGNO