Lug 152013
 

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I ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore stanno lavorando ad un sistema in grado di trasformare qualsiasi superficie in uno schermo con capacità touch. Significa, che se questo progetto andrà in porto, nell’immediato futuro, potremo trasformare finestre, muri, tavoli o qualunque altra superficie, in elementi in grado di interagire con un computer e di interpretare i nostri segni e la nostra grafia, senza bisogno di dover realizzare superfici apposite quali le LIM.

Il nome di questo sistema è S.T.A.T.I.N.A. acronimo della parole inglesi (Speech Touch and Acoustic Tangible Interfaces for Next-generation Applications) che, secondo quanto affermato dal professor Andy Khong della N.T.U. è un sistema che usa un approccio differente rispetto a sistemi simili quale quello di INTEL. Infatti, questo ultimo funziona utilizzando una telecamera che monitorizza i tocchi della mano sulla superficie. S.T.A.T.I.N.A., invece, basa la sua capacità interpretativa sulle vibrazioni che le dita o strumenti di pressione esercitano sulle superfici interessate. Un sistema di sensori, registra le vibrazioni generate dalla pressione e trasforma queste onde in segnali interpretati dal software sul computer. Calcolando poi la differenza di tempo impiegato dalle vibrazioni per raggiungere i sensori, il sistema individua la posizione dove il tocco ha avuto luogo. In questo modo i sensori potrebbero lavorare addirittura su un’immagine proiettata al muro.

Installati su qualunque superficie, ad esempio una classica lavagna in ardesia, la trasformano in uno schermo touch. La stessa cosa è possibile su qualunque schermo o monitor di computer, trasformando così anche queste superfici, originariamente non touch, in schermi interattivi e sensibili alla pressione. Questo consentirà notevoli risparmi; basti pensare al costo che una normale LIM ha oggi, nonché tutti i dispositivi touch ad essa abbinati.

Il sistema frutto di un finanziamento di 250.000 $ concessi dalla National Research Foundation è già stato testato su differenti tipi di superfici: legno, alluminio, acciaio, vetro e plastica. Ora si sta lavorando sull’inclusione di webcam per permettere ai sensori di monitorare contemporaneamente tocchi multipli.

Vedremo a quali risultati porterà questa promettente tecnologia. Noi come sempre staremo vigili.

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