Dic 182016
 

E’ natale e anche le tradizioni diventano smart. L’albero, storicamente uno dei simboli di queste festività si aggiorna grazie al contributo di una startup tutta italiana. Si tratta di Twinkly, una società che ha combinato un sistema di luci LED di ultima generazione con le decorazioni natalizie.

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Il progetto inizialmente promosso sulla notissima Kickstarter, ha raccolto più dei 50.000 euro previsti dalla campagna di finanziamento. La società italiana, insieme ad un consorzio di altre ditte internazionali, ha sviluppato un nuovo concetto di illuminazione basato su un sistema di 100 luci LED multicolore gestite autonomamente attraverso un software e comandate dallo smartphone tramite una connessione wi-fi diretta, quindi senza il passaggio da router.

Una App per sistemi iOS e Android, consente di comandare con un semplice tocco tutte le 100 luci singolarmente e di combinarle in infinite soluzioni con il solo limite imposto dalla nostra fantasia.

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Sul nostro smartphone comparirà l’immagine spaziale delle singole luci rilevate dal sistema attraverso la connessione wi-fi e con un dito ed un semplice tocco potremo cambiare colore, velocità, sequenza e disegno dell’illuminazione del nostro albero direttamente sullo schermo.

Albero03Il software mette a disposizione una serie di sequenze già pronte da utilizzare, ma fornisce tutti gli strumenti necessari a creare nuove e infinite combinazioni. E’ possibile realizzare fasce colorate, ma per i più bravi e pazienti anche banner animati, scritte o loghi personalizzati.

Il gruppo di luci, della lunghezza di 10 metri circa consente di addobbare un albero ad altezza uomo, ma la casa di produzione sta lavorando ad una nuova versione del software in grado di gestire fino a tre gruppi di luci contemporaneamente.

Già adesso comunque le luci sono disponibili per l’acquisto ad un costo di circa 70 euro, giusto in tempo per le imminenti vacanze natalizie.

Non mi resta quindi che augurarvi buon natale e buon divertimento con le luci smart.

 

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Apr 012016
 

appleCade oggi, primo aprile un anniversario importante per l’azienda più capitalizzata al mondo, che ha fatto e fa sognare milioni di fans, che è capace di innovare e innovarsi continuamente; sto parlando ovviamente di Apple Inc che oggi compie 40 anni.

Nata in un garage dalla passione e dallo straordinario genio dei suoi tre mentori, Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne, la Apple Computer diventa lentamente, ma inesorabilmente, punto di riferimento per tutto il mercato dell’informatica per il suo incredibile sistema operativo a icone e per la qualità tecnica dei suoi prodotti.

40 ANNI 01

Steve Jobs – Ronald Wayne – Steve Wozniak

Sempre innovativi, o per tecnologia o per design, l’azienda finisce sempre per tracciare la strada del mercato dell’informatica nel bene o nel male.

Passando per una profonda crisi che l’ha portata ad un passo dal fallimento fino al reintegro come CEO nell’azienda, di Steve Jobs, la Apple è cresciuta giorno dopo giorno passando da società di nicchia a multinazionale con il più alto fatturato di qualunque azienda mei esistita.

E’ riuscita a creare un grado di fidelizzazione nell’utenza che nessun brand ha mai lontanamente raggiunto; ogni suo prodotto è atteso da migliaia di fans dietro le vetrine dei suoi Store sparsi nel mondo.

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Il nuovo Campus della Apple in realizzazione a Cupertino (California)

Ogni giorno milioni di persone utilizzano i suoi dispositivi e i suoi software per lavorare, giocare, interagire, comunicare, apprendere con estrema semplicità all’interno di un design e una perfezione stilistica quasi maniacale come pretendeva il suo grande creatore Steve Jobs.

Il CUBO di vetro della Apple sulla V strada a New York

Il CUBO di vetro della Apple sulla V strada a New York

Sembrano di più, ma sono passati solo 40 anni dalla sua fondazione e questa azienda ancora giovane sarà sicuramente ancora in grado di stupire il mondo con i suoi incredibili prodotti.

Tanti auguri Apple e altri 100 di questi anni.

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Nov 212013
 

Moga-630x324L’aspetto video ludico del melafonino, sta diventando sempre più importante a livello internazionale proprio in virtù della qualità dei prodotti che vengono sviluppati per questo smartphone. Molte delle strategie della Apple, lasciano intendere una scelta di questo genere. L’impegno costante verso gli sviluppatori di videogiochi, il supporto continuo alla AppleTV, fanno capire che il prossimo campo del contendere si sposterà nel salotto digitale. I dati raccolti dalle società di indagini, dimostrano chiaramente come gli smartphone (vedi iPhone o Samsung Galaxy), stiano erodendo grosse fette di mercato alle console classiche quali PlayStation e Xbox. Ragion per cui molte società specializzate nel settore video ludico, stanno iniziando a realizzare accessori per rendere l’esperienza di gioco con questi dispositivi la più realistica e comoda da vivere.

MogaIn questo settore si inserisce un nuovo dispositivo chiamato MOGA, prodotto da Ace Power, che altro non è che è il primo controller di gioco autorizzato per iPhone ad arrivare sul mercato. Bisogna anche dire che fino ad oggi questo non era stato possibile perché il supporto per i controller dedicati e stato introdotto a settembre con la nascita del nuovo sistema operativo iOS 7.

MOGA è compatibile con tutti i dispositivi Apple che hanno la connessione Lightning da 4 pollici, ossia l’iPhone 5, iPhone 5S e la quinta generazione di iPod touch ed è dotato di una batteria da 1800 mAh in modo da poterlo ricaricare ovunque.

MOGA comprende nella dotazione standard due joystick e un D-pad con pulsanti frontali A, B, X, Y e pulsanti dorsali L1, R1, L2 e R2.

Moga chiuso

MOGA è flessibile e pieghevole quindi facilmente portabile anche in viaggio, estendendolo si può inserire al centro l’iPhone o iPod e trasferire i controlli fisici a destra e a sinistra del dispositivo.

MOGA backMOGA costerà 99$ ed attualmente è disponibile solo negli Stati Uniti. I giochi per sfruttare MOGA devono essere aggiornati per supportare controller di terza parte e attualmente quelli compatibili sono piuttosto pochi ma aumenteranno sicuramente in brevissimo tempo grazie all’introduzione di strumenti di questo genere.

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Set 192013
 

Touch-ID-sensorLa presentazione di iPhone 5S è già passata da qualche giorno e pian piano cominciano a trapelare i dettagli sulle caratteristiche del nuovo telefonino della Mela Morsicata. Ho letto tanto, ed una notizia in particolare mi ha colpito più delle altre, facendomi scoprire, come se ce ne fosse stato bisogno, che dietro ogni innovazione della Apple, si celano brevetti e invenzioni destinate in qualche modo a fare da riferimento per il resto del mercato e dei concorrenti.

TouchID01TouchID, il sensore biometrico per il rilevamento dell’impronta digitale, montato sul tasto HOME del nuovo 5S, oltre ad essere innovativo su uno smartphone, ma non in assoluto nel mercato dell’informatica, presenta però alcune caratteristiche che lo rendono superiore a quelli esistenti e mette ancora una volta in evidenza la cura maniacale che Apple pone nella realizzazione dei suoi prodotti.

La curiosità nasce dal fatto che alcuni utenti, smaliziati, si sono chiesti: ma se tagliassimo il dito alla persona interessata, potremmo aprire il suo iPhone e carpirne i contenuti. Partendo, comunque, dal presupposto che non arrivo a comprendere quali incredibili segreti possano essere celati all’interno della memoria di un iPhone, il risultato sorprendente è che non potreste accedere ai suoi dati neanche con il gesto estremo del taglio del dito del legittimo proprietario.

Infatti, e sta qui l’incredibile innovazione del sensore posto sul tasto home, questo scanner biometrico, non solo rileva le caratteristiche dell’impronta, quindi utilizza un metodo capacitivo, ma rileva anche le piccole cariche elettrostatiche che attraversano i nostri corpi, quindi rileva anche la radio frequenza della persona. Le onde in Radio Frequenza rispondono solo ai tessuti vivi e non alla pelle morta. Ne consegue che l’immagine registrata dal sensore TouchID, è estremamente precisa e impedisce l’uso del solo dito staccato dal corpo.

Questo elevato grado di sicurezza nel tasto TouchID, significa che Apple sta lavorando a qualcos’altro. Ad esempio all’uso dell’impronta per gli acquisti al posto della carta di credito o per l’accesso ad iTunes Store o per chissà quale per altra finalità una tale tecnologia potrà consentire in futuro.

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Set 172013
 

INFINITY_ScrollIn genere non parlo di videogames, a causa del loro aspetto prettamente ludico, anche se molte volte sono dei veri e propri miracoli di ingegneria digitale. Ho sempre sperato che a farlo fosse qualche alunno in una sua rubrica personale, ma fino ad oggi questo non è accaduto (la candidatura è aperta). Colgo l’occasione per farlo per la prima volta, in seguito all’evento speciale in cui Apple ha presentato i suoi nuovi videofonini. Durante la convention, appunto, gli ingegneri di EPIC GAMES hanno presentato Infinity Blade III, sequel dei fortunatissimi I e II. Si tratta di un video gioco per iPhone che sfrutta il motore grafico di Unrel 4 e che uscirà sul mercato internazionale il 18 settembre, quindi 2 giorni prima degli stessi iPhone.

INFINITY 06Perché sta parlando di un gioco e per iPhone soprattutto, direte voi? Perché è il primo video gioco in grado di sfruttare la nuova e unica architettura a 64bit presente sull’iPhone 5S grazie al suo cuore elettronico costituito dal processore A7 e dal suo coprocessore grafico M7. Per la prima volta la grafica di un gioco per smartphone sarà in grado di competere a pari livello con quella dei videogiochi per blasonate piattaforme, quali PC e MAC o per le console Playstation e Xbox.

Il gioco girerà ovviamente a 32 bit sugli iPhone precedenti e sugli iPad come pure sugli iPod touch. Otto diversi mondi incredibili attraverso i quali si snoda la storia di questi guerrieri erranti capaci di imprese epiche, mostri dalla ferocia incredibile, effetti visivi quali abbagliamento da Sole, nebbia, luce filtrata, creeranno ambientazioni dal realismo incredibile.

Per chi non ha mai giocato ad Infinity Blade I e II pubblico di seguito alcune immagini che non mancheranno di stupirvi e di seguito il promo del gioco che uscirà domani in 10 paesi tra i quali, purtroppo, l’Italia non è inclusa in questa prima fase.

Galleria

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Giu 102013
 

WWDC2013

iveMancano poche ore all’evento più importante per la Apple, il WWDC 2013. La conferenza degli sviluppatori che si tiene ogni anno nel mese di giugno al Moscone Center di San Francisco in California. Certamente la Apple presenterà grandi novità in questa manifestazione e soprattutto l’attenzione va rivolta alla nuova versione del sistema operativo iOS per dispositivi mobili: pare verrà presentata, infatti, la versione 7 del sistema operativo. Le novità dovrebbero essere tante e di grande portata perché per la prima volta a dirigere il settore relativo ai sistemi operativi mobili è Jonathan Ive, il designer che ha disegnato gran parte dei device Apple dall’iMac all’iPhone all’iPad.

Molti rumors si sono rincorsi sulla rete in questi giorni, cercando di anticipare tutte le novità che la conferenza presenterà agli sviluppatori e al pubblico. Una cosa appare certa, e che le novità sullo iOS 7 saranno soprattutto di tipo grafico. Infatti, in questi giorni è stato allontanato dalla Apple l’ingegnere che fino ad ora si era occupato di iOS 7, ossia Scott Forstall. Scott, era un fautore del cosiddetto skeumorfismo, ossia quel particolare tipo di design che cerca di riprodurre in forma digitale gli oggetti le caratteristiche reali. Gli iOS finora sviluppati dalla Apple sono infatti stati caratterizzati da una ricchezza di icone che rappresentava in miniatura oggetti della vita quotidiana. Jonathan Ive invece, al contrario di Scott, propone un design minimalista con interfaccia grafica piatta molto semplice e sovrabbondanza di bianco e nero. Tutto ciò sempre nella tradizione Apple di mantenere sempre la semplicità d’uso del suo sistema operativo nonché la continuità nella facilità d’uso e le modalità di interazione.

iOS7_ScrollTutto fa pensare a questo, infatti le immagini che sono già state pubblicate sulla rete del Moscone Center di San Francisco, mostrano un design nuovo essenziale con colori piatti a contrasto.

Il conto alla rovescia è oramai finito. Tra poche ore infatti apriranno le porte del Moscone Center e la convention avrà inizio e saranno rivelati al mondo il nuovo iOS e altre grandi probabili caratteristiche, visto che dalle immagini e dagli striscioni pubblicati al Moscone Center questa innovazione non colpirà soltanto lo iOS, ma coinvolgerà anche il sistema operativo dei computer Apple e probabilmente seguirà anche la presentazione di qualche dispositivo hardware.

Vedremo quindi come questa sera la Apple sarà ancora in grado di stupire il mondo con la sua innovazione e la sua straordinaria semplicità.

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Mag 212013
 

iPhone 6 latoAppena uscito, si inizia subito a parlare del suo successore. Il concetto di obsolescenza percepita, rispetto a quello di obsolescenza reale di un oggetto sono ormai entrati a far parte del nostro modo di pensare. Media, pubblicità, offerte, volantini, alimentano ogni giorno in noi il desiderio di cambiare ciò che abbiamo anche se questo non è realmente obsoleto. Ma così va il mondo e noi seguiamo la tecnologia che evolve realmente o virtualmente in modo molto rapido. E’ da qualche giorno in rete il concept (molto interessante e verosimile) del futuro iPhone 6. Nulla ci dice che si tratti del reale futuro melafonino, ma è interessante notare come presenti molte delle caratteristiche richieste dagli utenti. Certo non è facile migliorare l’iPhone, ma è bello sperare che qualcuno riesca a stupirci e a produrre qualcosa di ulteriormente innovativo. Ed internet da questo punto di vista è un bacino ricchissimo da cui attingere.

Innanzitutto scompare il tasto in basso, il tasto chiamato “home” per diventare totalmente capacitivo e touch. Il cellulare perde i bordi e il vetro si estende fino agli estremi ingrandendo lo schermo il più possibile.

Per la realizzazione del pulsante capacitivo, Apple  starebbe pensando al vetro zaffiro, già utilizzato per la fotocamera posteriore dell’iPhone5. Ma perché Cupertino direbbe addio al tasto Home? Probabilmente perché nel prossimo cellulare, Apple inserirà un “lettore di impronte digitali”. Grazie a questo vetro che molto difficilmente si graffia, Apple potrebbe inserire sotto la sua superficie il tanto vociferato lettore da sfruttare per una maggiore sicurezza dello smartphone e per una gestione multitouch.

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Il retro sarà in alluminio e fibra di carbonio, in grado di rendere lo iPhone più sottile e leggero rispetto al modello attuale (circa il 40%) oltre che più resistente (circa il 60%).

Pare che il già innovativo connettore lightining sarà rinnovato. Non sarà più ad incastro, ma MagSafe con l’aggiunta di magneti come per i connettori dei MacBook.

MagSafe

MisureAnche le performance dovrebbero essere di tutto rispetto. Due processori A7 prodotti da Apple da 2,8Ghz Quad Core, 4Gb di memoria a 1600Mhz, batteria potenziata da 2800mAh che dovrebbero garantire 12 ore di lavoro su rete LTE (4G) e 300 ore di standby per un iPhone 4 volte più veloce dell’attuale iPhone 5 e 2 volte rispetto al Galaxy Samsung S4. Capacità di storage fino a 256Gb, retina display da 4.5 pollici widescreen con risoluzione 754*1296 pixel a 333dpi.

VideoLa fotocamera Facetime dalle caratteristiche incredibili: 8Mp con riconoscimento dei volti e video a 1080p; la fotocamera sul retro, invece, 20.2MP e sensore video 2K.

iPhone6

Se questo non è l’iPhone dei sogni, poco ci manca….vedremo se Apple ci stupirà ancora.

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Mag 052013
 
Apple_iLens_1L’iPhone, lo sappiamo è diventato lo strumento più usato al mondo per scattare fotografie e condividerle immediatamente sulla rete. Apple ha continuamente migliorato l’esperienza d’uso con la propria macchina fotografica, rendendo quella d’iPhone e dell’iPad sempre più appagante e professionale, aumentando i pixel, migliorando con il retina display la resa a video, inserendo l’HDR. Ma pare che ora, sulla base di questa esperienza Apple abbia deciso di lanciare sul mercato una propria macchina fotografica, il cui nome pare sarà iLens.
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Secondo i rumours che girano sulla rete pare si tratterà di iPod con fotocamera molto potenziata il cui prezzo dovrebbe essere inferiore a quello di un iPhone.
Ma perché una fotocamera Apple? Molti si chiedono se Apple ha realmente bisogno di un device del genere. La spiegazione potrebbe venire dalla concorrenza con Samsung che avendo una gamma molto ampia di prodotti, la sta avvicinando e in alcuni casi superando, creando una convergenza globale tra devices di tipo diverso.
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Per competere, iLENS dovrà essere rivoluzionaria, nell’immagine e nelle funzioni. Dalle immagini che stanno iniziando a girare sulla rete, il guscio dovrebbe essere molto sottile e sarà rivolta ad un segmento di mercato evoluto. Infatti, sarà dotata di ottiche intercambiabili e monterà di sistema un’ottica da 50mm con un sensore che in molti sperano un micro 4/3. La concorrenza è diretta con la Galaxy Camera di Samsung.
Vedremo mai la iLens? E se si, quali caratteristiche e prestazioni faranno si che questa ultra-compatta possa competere su un mercato saturo come quello della fotografia? Apple sappiamo essere in grande ritardo in questo campo, ma l’esperienza, la qualità, l’alta tecnologia di cui dispone hanno molto spesso sovvertito condizioni che sembravano immodificabili. Staremo a vedere se anche questa volta si tratta di semplici voci di corridoio, o Apple ci presenterà il prossimo sogno digitale.
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Mar 262013
 

iPhone5 immagine 6Nella guerra degli smartphone, ogni giorno un nuovo elemento o un nuovo componente rivoluzionario viene annunciato. Questo segmento dell’informatica di consumo è diventato il terreno della sperimentazione dove tutti si confrontano per raggiungere il primato tecnologico. E dopo l’annuncio del Galaxy S4 da parte di Samsung è Apple questa volta a muoversi su più fronti per contrastare la concorrenza del nemico coreano. Dopo l’iWatch, sempre più insistenti voci sui nuovi iPhone di prossima generazione. Questa volta il rumour è sulla scelta del vetro da utilizare per i display del melafonino. Secondo Eric Virey, un analista di Yole Développement pare che Apple potrebbe utilizzare per il nuovo iPhone il vetro denominato zaffiro. Si tratta di un materiale dalle caratteristiche incredibili, inscalfibile (tranne che dal diamante e pochi altri materiali) ed è molto più duro del Gorilla Glass dell’attuale iPhone.

Questo materiale è già largamente in uso in apparecchiature di fascia alta come gli orologi da collezione o come già fa la stessa Apple per coprire l’obiettivo della propria videocamera sull’iPhone. Il problema per un uso su larga scala è il costo di produzione. Mentre ha poca importanza per gli orologi preziosi che, essendo di per se molto costosi, non scoraggiano i produttori a utilizzarli nei loro prodotti, ma il problema del prezzo si pone per i prodotti di fascia consumer come i cellulari. Infatti, il vetro Zaffiro, costa circa 10 volte di più del gorilla glass, ma visti i numeri che macina Apple, questa potrebbe ottenere importanti sconti e far si che il prezzo del prodotto si abbassi molto rapidamente.

Questo semplice annuncio ha scatenato una quantità enorme di rumours sulla rete. Pare infatti che ricercatori americani, ma anche coreani e russi, siano al lavoro per produrre nuove generazioni di vetro zaffiro ultra sottile e con processi di produzione decisamente meno costosi (circa 3 volte soltanto un vetro gorilla glass). La GT Advanced Technologies, un’azienda di Nashua in New Hampshire negli Stati Uniti, sarebbe già in uno stato avanzato nella produzione proprio di questi pannelli di vetro da poter utilizzare come schermo touch per gli smartphone di prossima generazione.

Non si sa se sarà Apple ad annunciare il primo prodotto con questa nuova tecnologia, perché anche Google pare sia interessata anch’essa a questo prodotto per il suo futuro telefonino chiamato (per ora) Google X Phone che dovrebbe vedere la luce alla fine di quest’anno.

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Google X Phone

Noi di educazionetecnica.com come sempre vigileremo e racconteremo di ogni novità in tal senso. Restate in linea.

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Gen 072013
 

Già IBM ha inserito tra le 5 innovazioni in grado di cambiare il mondo, quelle che forniranno a dispositivi elettronici capacità olfattive, in grado di sostituire l’uomo in alcune applicazioni. Adamant Technologies è una piccola società di San Francisco, specializzata in sensori elettronici, sta cercando di dare il senso dell’olfatto e del gusto all’iPhone. La società, si propone di realizzare il naso artificiale per dispositivi elettronici, in grado di individuare particolari odori attraverso l’uso di un particolare chip che sfrutta alcuni sensori specializzati. Basti pensare che il naso umano è dotato di circa 400 sensori che tengono conto di vari fattori chimici; quello elettronico proposto dalla Adamat ne integra 2000, rendendo il dispositivo migliore rispetto al nostro naso e molto più simile a quello di un cane.

Questo non significa che tra qualche giorno vedremo questo dispositivo pronto e funzionante per i nostri cellulari, ma che gli studi sono ad uno stato avanzato e gli obiettivi finali molto più vicini. Non è la prima volta che si realizzano dispositivi in grado di percepire gli odori e classificarli con precisione, ma è la prima volta che un apparecchio del genere sarà disponibile per tutti. Applicazioni specifiche per iPhone saranno disponibili tra uno o due anni, quando sarà completato un dispositivo da interfacciare all’iPhone. Le possibili applicazioni di questo dispositivo? Misurazione del livello alcolemico dall’alito, monitoraggio del metabolismo per verificare il consumo di calorie e individuazione di alcune patologie: pare infatti che esista una correlazione tra l’odore emesso dalla pelle e la presenza di alcune patologie quali il tumore ai polmoni, il diabete, l’ulcera.

Staremo a vedere che forma avrà questo “naso” per l’iPhone.

Nov 102012
 

Che la creatività non manchi hai giovani è risaputo; perché hanno un’insita curiosità che li porta a sperimentare e curiosare e proprio sulla base di questa considerazione che apro l’articolo di oggi. Infatti, uno studente inglese dal nome non proprio semplice, Florian Kraeutli, ha realizzato nel suo studio sulle interfacce utente, un ingegnoso sistema, denominato Vibrative Virtual Keyboard, che trasforma un qualunque pezzo di carta in una tastiera virtuale per iPhone sfruttando l’accelerometro interno dello smartphone.

Sfruttando uno dei componenti interni del telefonino, Florian ha scritto un software in grado di rilevare le vibrazioni associate a ogni tasto virtuale, che può anche essere disegnato su un foglio di carta. Il software usa una tecnica di autoapprendimento, cioè bisogna prima fargli apprendere la posizione dei tasti, un po’ come la calibrazione di una Lavagna Multimediale, a quel punto basterà lasciare il cellulare fermo nella stessa posizione e scrivere sulla tastiera virtuale come se si usasse una tastiera vera. Il limite sta nel fatto che il riconoscimento è preciso per circa l’80%, ma potrebbe essere migliorato se all’interno del telefonino fosse inserito un accelerometro più sensibile di quello attuale.

Che Apple non decida di sfruttare questa ingegnosa ulteriore innovazione all’interno del suo melafonino?

[vimeo http://vimeo.com/49780741]
Giu 112012
 

Parrebbe che i tempi siano maturi per il matrimonio tra Facebook e Apple. In tanti abbiamo notato come iOS5 ingloba una connessione diretta con Twitter, ma manca di quella con il social di maggior successo nel nostro paese. Secondo il sito di informazione tecnologica americano Techcrunch, questo matrimonio sarà annunciato durante la conferenza degli sviluppatori Apple dell’11 giugno al Moscone Center di San Francisco. La conferma pare data, inoltre, dalla politica che Apple sta perseguendo a livello mondiale (stessa cosa sta accadendo in Cina con il social network più diffuso in quel paese). In pratica sarà possibile accedere al proprio account Facebook direttamente dall’interno delle applicazioni di base del sistema operativo e inviare foto e messaggi. Infine è assai probabile che ci sia un sistema, come per Twitter, per iscriversi direttamente dall’interno del sistema operativo su iPhone e iPad.

Il sito di news tecnologiche non pubblica  comunque una notizia del tutto nuova. Lo stesso Tim Cook, CEO di Apple, aveva già fatto intendere qualcosa in tal senso alla conferenza All Think D, dove aveva parlato tra l’altro della TV made in Apple e in merito a Facebook aveva detto di aver incontrato i vertici della società e di essere rimasto particolarmente colpito da come questi stavano lavorando e aveva chiuso affermando “restate sintonizzati” per i futuri sviluppi in tal senso. E’ evidente come un’integrazione in iOS potrebbe portare grandi benefici ad Apple anche se alcuni problemi di natura tecnica sono ancora da risolvere. Se questo matrimonio avverrà, questo rappresenterà la fine di un lungo corteggiamento iniziato ai tempi di Jobs, ma fallito per le richieste troppo alte in termini di costi pretese da Facebook nei confronti di Apple.

Apr 302012
 

Quando si parla di tecnologia, il più delle volte non si può fare a meno di parlare di coloro che la fanno. E in questa epoca, dopo la scomparsa di Steve Jobs, parte della sua grande eredità è stata lasciata nelle mani di un suo fidato collaboratore, nonché vide presidente del settore design industriale di Apple inc., Jonathan Ive. Ne parliamo, perché in questi giorni, in Inghilterra, si è svolto l’UK Intellectual Propriety Office, concorso che ha come scopo quello di premiare i cosiddetti innovatori, cioè coloro che hanno raggiunto la fama attraverso la creazione e lo sviluppo di prodotti innovativi, sia nel design che nell’uso, diventando veri e propri strumenti della quotidianità sociale mondiale. Ebbene, Jonathan Ive, durante il World Intellectual Property Day 2012, è stato insignito, con larghissimo consenso, del premio British Visionary Innovator. Per capire la portata di tale premio basti pensare che concorrevano calibri del tipo Tim Berners-Lee (inventore del www World Wide Web) e J.K. Rowling (autrice di Henry Potter).

Per chi non sapesse chi è Jonathan Ive, ricordo alcuni passi del suo prestigioso curriculum. Jonathan è nato a Chingford in Inghilterra ed è un designer, noto per aver disegnato oggetti come l’iMac, iPod, iPhone e altri oggetti di culto della Apple. Ricordo, inoltre, che Ive è stato insignito con il titolo di KBE, ossia Cavaliere Comandante dell’Impero Britannico da sua maestà la regina Elisabetta II d’Inghilterra. Ha iniziato la sua carriera in Apple nel 1992 e dal ’97 dirige il reparto di Design industriale.

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