prof. Davide Betto

laurea in Architettura conseguita presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria; dottorato di ricerca conseguito presso la Facoltà di Napoli in Metodi di Valutazione. Si è abilitato all'insegnamento nella classe di concorso "A033 - Educazione Tecnica nella scuola media" nel 2004 e dal 2007 è diventato docente di ruolo. Insegna a Catania presso la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Appassionato di informatica che, insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione. Autore di questo blog e vincitore del premio internazionale come miglior sito dell'anno 2016 nell'area Carriera e Formazione. Autore per casa editrice Lattes Editori di Torino per la quale cura il blog iLTECHNOlogico.it e le pubblicazioni di tecnologia.

Ott 302014
 

Ci siamo, anche quest’anno è arrivato Halloween ed eccezionalmente usciamo dai nostri classici argomenti per trattare un tema diverso, legato alla tradizione popolare. Oggi non parlerò di disegno, di architettura e di materiali, ma di lanterne, zucche e fantasmi.

Halloween ha origine nei paesi anglosassoni e la sua ricorrenza cade il 31 ottobre. E’ una antica festa che affonda le proprie radici nelle culture celtiche irlandesi. Questa festa, da qualche anno, è entrata a far parte della nostra tradizione anche se qualcuno storce il naso affermando che si tratta della solita “americanata“. Il successo è dovuto probabilmente al carattere gioviale e scherzoso con il quale viene celebrata negli States, ma le sue origini sono ben diverse e molto lontane. Vediamo quindi di fare chiarezza e scoprire di più su questa colorata festa.

Cos’è Halloween e qual’è la sua origine?

Come detto le origini sono sicuramente anglosassoni, celtiche; secondo alcuni studiosi questa festa si rifà a quella dei morti chiamata Parentalia anche se è più probabile che sia collegata alla festa celtica di Samhain. Negli antichi calendari celtici l’anno nuovo iniziava il 1 novembre. Questo coincideva, ovviamente, con la fine della stagione calda che si festeggiava il 31 ottobre con la festa di Samhain (appunto fine dell’estate). Essendo la popolazione celtica dedita quasi esclusivamente all’agricoltura, l’arrivo dell’inverno era associato con l’idea della morte per cui essi credevano che gli spiriti di questi ultimi potessero esercitare un’influenza sul raccolto del nuovo anno. Da qui il ricordo dei defunti come gesto propiziatorio.

La Chiesa, contraria alla tradizione spiritistica e pagana di questa festa, si adoperò affinché fosse cancellata. Papa Gregorio III spostò la festa di Ognissanti dal 13 maggio al 1 novembre e a questa fece seguire la Commemorazione dei Defunti (il 2 novembre) per creare una continuità cristiana che potesse scalzare dalla cultura popolare queste antiche tradizioni barbare.

Negli ultimi anni, la festività di Halloween ha assunto un’importanza e un carattere molto diverso rispetto alle sue origini. L’aspetto consumistico e festaiolo ha sostituito gli antichi riti al grido di “dolcetto e scherzetto“, delle feste in costume e dei mostri spaventosi. Ma quanti di noi conoscono il significato di alcuni elementi caratteristici di questa festa? Credo pochi per cui vediamo di scoprirne alcuni insieme.

Dolcetto o Scherzetto – cosa nasconde questa innocente e simpatica frase che i bimbi travestiti gridano davanti alle porte dei vicini? La frase deriva dall’inglese “trick or treat” ossia “sacrificio o maledizione“. In pratica non era altro che una specie di minaccia da parte di chi bussava nei riguardi di chi non fosse stato generoso regalando dolcetti e caramelle.

Travestimento – perché i bimbi vanno travestiti davanti alle porte? L’origine del travestimento è medievale. Infatti nella notte di Ognissanti, il primo di novembre, i poveri vestiti di stracci bussavano di porta in porta per ricevere cibo in cambio di preghiere o canti.

Jack-o’-lantern – perché le orribili zucche intagliate e illuminate dall’interno? Questa tradizione ha origini antiche e deriva direttamente dalla cultura dell’intaglio delle rape, da utilizzare come lanterne, al fine di ricordare e segnare la strada per le anime delle persone bloccate nel Purgatorio.

I mostri – la scelta dei soggetti spaventosi è invece dovuta a quello che abbiamo detto prima. L’arrivo dell’inverno rappresentava per i celti la morte, per cui le rappresentazioni spaventose di fantasmi, scheletri e morti viventi ne sono una conseguenza diretta.

Nero e Arancione – anche questi colori sono diventati parte integrante dei festeggiamenti di Halloween. Il nero è simbolo di morte e mistero ed è il colore utilizzato dalle streghe per scacciare il maligno, mentre l’arancione è simbolo di luce e forza, colore delle zucche e delle foglie autunnali. In Irlanda del nord, i due colori rappresentavano la transizione dall’estate all’inverno.

La festa, col tempo, grazie ai media e alla diffusione delle mode a livello globale, ha superato i confini territoriali dell’Irlanda, della Scozia e del Regno Unito allargandosi prima in tutti i paesi di origine e influenza anglofona come gli Stati Uniti d’America poi nel resto del mondo.

Infine, la parola Halloween. La troviamo per la prima volta nei testi del XVI secolo ed è una variante scozzese al nome completo All-Hallows-Even cioè la notte prima di Ognissanti.

A questo punto non mi resta che augurare a tutti voi: “HAPPY HALLOWEEN”

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Ott 292014
 

OPEN-DAY2

A CAUSA DELLE CONDIZIONI METEO E DELLA CONSEGUENTE CHIUSURA DELLA SCUOLA, LA MANIFESTAZIONE E’ RINVIATA A SABATO 15 NOVEMBRE.

Anche quest’anno SUCCEDE che alla Dante si aprono le porte e suona la campanella per tutti quelli, ragazzi e famiglie, che hanno voglia di entrare nel nostro mondo e venirci a conoscere.

SUCCEDE che una volta tanto celebriamo noi stessi e ci presentiamo a voi; presentiamo i nostri spazi, gli insegnanti, i laboratori, le classi e quanto svolgiamo quotidianamente con passione.

SUCCEDE che giorno 8, sarà un giorno di festa nel quale sarete tutti nostri ospiti, in giro tra le classi mentre si svolgono le normali attività didattiche. Per facilitare la visita e permettere a tutti di partecipare alle attività e visitare i laboratori, i visitatori saranno suddivisi in 3 gruppi nei quali alunni e famiglie, prenotandosi, potranno effettuare il tour guidato della scuola con uno o più docenti a disposizione.

La prenotazione non è obbligatoria, ma consentirà al personale docente e non docente di organizzare al meglio la visita consentendo a tutti di poter visionare nei tempi e nei modi giusti tutto quello che la nostra scuola è in grado di offrire.

La giornata si aprirà con la presentazione della scuola e con il concerto della nostra INCREDIBILE orchestra (ricordo a tutti che la Dante Alighieri è una scuola ad indirizzo musicale, dove gli allievi vengono seguiti e instradati nella nobile arte della musica).

Al termine del concerto, alcuni docenti avvieranno i diversi gruppi alla visita della scuola. Ogni gruppo seguirà lo stesso itinerario ma con tempi e sequenze diverse in modo da non creare confusione e sovrapposizioni.

Al fine di consentire a tutti la visione più opportuna della scuola, trovate di seguito lo schema organizzativo dell’OPEN DAY:

PROGRAMMA DELLA GIORNATA
9:30 Music-Piano-Chello-iconGRAND OPENING: PRESENTAZIONE SCUOLA E CONCERTO 
AL TERMINE AVVIO TOUR CON VISITA ALLE CLASSI E AI LABORATORI
Orario Luogo/Attività Docente
GRUPPO ROSSO – docente accompagnatore prof.ssa MANCUSO
10:00 spur-gear-iconLABORATORIO DI TECNOLOGIA E DISEGNO prof. BETTO
10:20  Creative-Fatal1ty-Gaming-Headset-iconLABORATORIO DI LINGUISTICA  prof.ssa PRIVITERA
10:45 Computer2 iconaLABORATORIO DI INFORMATICA prof. BORDONARO
11:10  science-chemistry-iconLABORATORIO DI SCIENZE prof.ssa DI PASQUALE
11:30  Art-iconLA BOTTEGA DELL’ARTE
 prof. GRILLO
11:50 LA PALESTRAMisc-Games-icon
prof.ssa FORESTA
GRUPPO AZZURRO – docente accompagnatore prof.ssa SORBELLO
10:00 Creative-Fatal1ty-Gaming-Headset-iconLABORATORIO DI LINGUISTICA prof.ssa PRIVITERA
10:20 Computer2 iconaLABORATORIO DI INFORMATICA
prof. BORDONARO
10:45 spur-gear-iconLABORATORIO DI TECNOLOGIA E DISEGNO prof. BETTO
11:15 Art-iconLA BOTTEGA DELL’ARTE prof. GRILLO
11:30
Misc-Games-iconLA PALESTRA
prof.ssa FORESTA
11:50 LABORATORIO DI SCIENZEscience-chemistry-icon prof.ssa DI PASQUALE
GRUPPO VERDE – docente accompagnatore prof.ssa LEOTTA
10:00 science-chemistry-iconLABORATORIO DI SCIENZE
prof.ssa DI PASQUALE
10:20 Misc-Games-iconLA PALESTRA
prof.ssa FORESTA
10:40 Art-iconLA BOTTEGA DELL’ARTE prof. GRILLO
11:15 Creative-Fatal1ty-Gaming-Headset-iconLABORATORIO DI LINGUISTICA prof.ssa PRIVITERA
11:30 Computer2 iconaLABORATORIO DI INFORMATICA
prof. BORDONARO
11:50 LABORATORIO DI TECNOLOGIA E DISEGNOspur-gear-icon prof. BETTO

Non mi resta che aspettarvi numerosi nella nostra scuola e augurarvi una BUONA VISITA.

Per qualunque informazione potete chiamare direttamente la scuola al numero: 095/438306 oppure compilare il MODULO di INFORMAZIONE qui di seguito:

Ott 222014
 

batteria3
La rivista scientifica ScienceDaily, ha pubblicato un articolo relativo ad una grande innovazione. In realtà più che di una novità totale si tratta di un profondo miglioramento di una tecnologia già esistente. L’articolo si riferisce ad una nuova tecnologia utilizzata nelle batterie al litio al fine di consentire una ricarica  più rapida e una maggiore durata. L’idea di poter caricare il proprio cellulare in pochi minuti anziché in ore sembrava una chimera, ma gli scienziati della Nanyang Tecnology University (NTU) di Singapore sono riusciti in questo miracolo.

BATTERIA 2 minuti

Il prof. Chen Xiaodong

La nuova tecnologia consente una ricarica in 2 minuti del 70% circa di una normale batteria per smartphone rendendolo immediatamente utilizzabile. Questo miracolo è stato possibile solo modificando il materiale utilizzato per creare l’anodo della batteria. Al posto della tradizionale grafite, gli scienziati hanno utilizzato biossido di titanio sotto forma di gel, quello che in pratica viene già utilizzato nelle creme solari come protettivo per i raggi UV del sole.

Gli scienziati di Singapore, hanno trovato il modo per trasformare il biossido di titanio in minuscoli nanotubi, migliaia di volte più sottili di un capello umano; questo ha consentito di accelerare enormemente le reazioni chimiche nella nuova batteria, consentendo così una ricarica superveloce.

Inventata dal prof. Chen Xiaodong, la batteria è già brevettata e pronta per essere prodotta ed ha già attirato, come facile immaginare, l’attenzione di molti operatori del settore.

Ma non finisce qui. La nuova tecnologia di ricarica, potrebbe consentire di superare in maniera definitiva i problemi di ricarica legati alla mobilità (auto elettriche) che fino ad oggi hanno impedito di fatto un reale sviluppo e diffusione di queste infinitamente meno inquinanti e costose delle attuali auto in circolazione. I tempi di ricarica previsti saranno di circa 5 minuti, ossia il tempo medio impiegato da un automobilista per fare il pieno di benzina alla propria automobile. Inoltre, le nuove batterie, stando a quanto comunicato dal prof. Xiaodong e dai suoi ricercatori, avranno un ciclo di durata 10 volte superiore ad una normale batteria al litio. Questo significa che rispetto ai normali 500 cicli di ricarica di una batteria al litio, queste avranno una durata di circa 10.000 cicli riducendo drasticamente la produzione e smaltimento di rifiuti pericolosi (batterie) e di costi non dovendola sostituire.

La batteria è praticamente pronta e con i dovuti investimenti dovrebbe essere immessa sul mercato tra non più di 2 anni. Vedremo se finalmente non saremo più costretti a cercare ovunque una presa per ricaricare il nostro dispositivo o se per le nostre strade l’aria sarà più respirabile in virtù di una capillare diffusione di ecologiche vetture elettriche.

 Articoli1

Ott 172014
 

gatto-pastisEbbene oggi è venerdì 17. Molti lo temono e non vedono l’ora che sia passato, molti lo subiscono per effetto delle fobie comuni, molti altri (come il sottoscritto) non se ne accorgono neppure in virtù del fatto che rappresenta un giorno normale come tanti altri. Ma nell’approcciarmi a svolgere le mie attività quotidiane sul registro elettronico, mi è caduto l’occhio sulla fatidica data. Essendo io una persona curiosa per natura, mi sono chiesto quali fossero i motivi per cui questa data risultasse così nefasta per molte persone anche di grande intelligenza. Ho deciso quindi, come faccio sempre, di approfondire questa mia lacuna cercando sulla rete il significato e le motivazioni che hanno determinato questa credenza e poi di condividerle con voi su queste pagine.

Le prime spiegazioni a cui si risale quando si cerca di capire il perché questa data venga considerata così nefasta e la gente ne tema la venuta, sono di origine religiosa, ed in particolare cristiana. Infatti nei paesi anglosassoni o negli Stati Uniti, il giorno ritenuto sfortunato per eccellenza è sempre un venerdì ma non il 17 bensì il 13.

Venerdì 17 risulta essere un giorno nero per i cristiani perché si narra che proprio di 17 inizio il diluvio universale raccontato dalla Bibbia e soprattutto perché di venerdì morì Gesù sulla croce tant’è che viene definito il venerdì Santo. La concomitanza di questi due eventi negativi venerdì e 17, hanno alimentato soprattutto tra i cristiani la diceria che giorno 17, cadente di venerdì, rappresenti il massimo della negatività.

VENERDI17_Scroll

Esistono però anche altre spiegazioni non legate strettamente a motivi religiosi e soprattutto cristiani, derivanti dalla cultura dell’antica Roma. Nell’antica Roma infatti, sulle tombe dei defunti veniva incisa la parola VIXI (che voleva significare ” ho vissuto”) ma che per anagramma del numero romano XVII e dell’analfabetismo medievale, le due iscrizioni vennero confuse. Per questo il numero 17 viene abbinato ai defunti quindi alla morte e porterebbe sfortuna proprio per questo motivo. Questa credenza è diventata talmente forte e radicata da diventare una vera propria patologia chiamata “eptacaidecafobia” che è appunto la paura del numero 17.

Altre motivazioni che possono dare una spiegazione sulla credenza abbinata al numero 17, sono altre legate alle credenze popolari. Nella smorfia napoletana, il numero 17 rappresenta appunto la disgrazia, mentre tra i greci il 17 veniva disprezzato dai pitagorici perché compreso tra 16 e 18, numeri ritenuti perfetti per la presentazione dei quadrilateri.

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Ott 142014
 

GITA-APPLE_Scroll

Sembrava un giorno lontano, ed invece è arrivato. 32° di temperatura per un mese di ottobre dal clima eccezionale. Fortunatamente dentro il centro commerciale, l’aria condizionata rendeva tutto più sopportabile.

04 - Gita Apple

Ore 10:15 del mattino di questo 14 ottobre 2014. Tutto è pronto per la partenza. Cappellini con il logo della scuola in testa, io, il prof. Bordonaro e la 1H. 22 alunni della classe 2.0 che quest’anno visiteranno per primi l’Apple Store nel mese delle gite scolastiche con tanto, tanto entusiasmo ed euforia.

00 - Gita Apple

Il pullman ci aspetta già a piazza Falcone, il tempo di salire e VIAAAAAA. Partenza verso la nostra meta.

Dopo il breve tragitto, l’arrivo. Tutti in fila, qualche foto di rito e dentro verso il grande negozio con la mela morsicata.

01 - Gita Apple

Tutto è pronto, gli iPAD, i Genius della Apple, le postazioni riservate e soprattutto noi, gli alunni della prima H.

Un’ora e mezza alla scoperta dei software e delle funzioni che gli iPAD forniscono.

02 - Gita Apple

Subito l’appello e le classiche magliette gialle dei pulcini della Apple. Pronti, partenza, via. iTunes Store, Mappe, Garage Band e tanto divertimento insieme.

Il nostro tempo alla Apple è trascorso veloce e in men che non si dica eravamo giunti ai saluti finali.

HIP HIP HURRAH, salto foto e video di questo momento con tanto di slow-motion su iPhone 6 plus.

03 - Gita Apple

Di corsa al pullman che ci aspetta per rientrare per tempo a scuola dove i genitori ci aspettano.

Grazie a tutti per la bella giornata da parte mia, prof. Betto.

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Ott 112014
 

Siamo tornati su FLIPBOARD

Flipboard_Logo1Di cosa si tratta?

E’ la prima rivista digitale personalizzabile. In pratica, chiunque registrandosi può creare delle riviste digitali sulle quali pubblicare i propri articoli.

FLIPBOARD è una rivista ma anche un’applicazione intuitiva per tutti i dispositivi mobili. In questo modo chiunque, sul proprio smartphone o tablet, può leggere gli articoli di EDUCAZIONETECNICA.DANTECT.IT.

L’applicazione esiste per iPhone e iPad e la trovate sull’iTunes Store, per dispositivi Android e la trovate sul Play Store di Google, per dispositivi Windows e Blackbarry.

Chiunque registrandosi può cercare le riviste organizzate per categorie, abbonarsi gratuitamente, votare e condividere quanto letto sulla rivista.

Cliccando, poi, sull’articolo che si vuole leggere (su FLIPBOARD si vede solo un’anteprima con immagine), l’app vi rimanda subito tramite browser all’articolo completo sul sito di riferimento.

Dopo una breve apparizione nel passato, oggi torniamo a pubblicarci. Installate subito sui vostri telefonini e tablet FLIPBOARD e abbonatevi alle mie riviste. Mi raccomando votate pure gli articoli, che fa sempre bene, e diventate dei seguaci della TECNOLOGIA.

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La prima rivista che ho pubblicato è legata alla categoria COSTRUZIONI e si chiama COSTRUZIONI/EdTEC e ne vedete qui sopra la copertina.

MI RACCOMANDO VI ASPETTO TUTTI PURE SU FLIPBOARD

Presto si aggiungeranno tutte le altre riviste legate alle categorie del nostro sito.

Articoli1

Ott 052014
 

STEVE_scrollRicorre oggi l’anniversario della scomparsa di uno dei più grandi geni contemporanei. Sto parlando evidentemente di Steve Jobs, fondatore della Apple Computer e genio creatore di molti degli oggetti che oggi caratterizzano la nostra vita, dall’iPhone all’iPAD.

Era doveroso per noi di Educazionetecnica e per me in particolare, ricordare colui che in qualche modo ha riempito e riempie le nostre pagine di articoli tecnologici e di attualità.

CIAO STEVE


Di seguito la email inviata da Tim Cook attuale CEO di Apple ai propri dipendenti in ricordo del carismatico fondatore:

“Squadra,

domenica è il terzo anniversario della morte di Steve. Sono sicuro che molti di voi penseranno a lui in quel giorno, come farò io.

Spero che prendiate un momento per apprezzare i molti modi in cui Steve ha reso il nostro mondo migliore. I bambini hanno a disposizione nuove modalità di apprendimento, grazie ai prodotti che sognava. Le persone più creative della terra li usano per comporre sinfonie e canzoni pop, e scrivere di tutto, dai romanzi alla poesia ai messaggi di testo. Il lavoro di Steve è la tela su cui gli artisti creano capolavori.

La visione di Steve si estende ben oltre gli anni che ha vissuto, e i valori su cui ha costruito Apple saranno sempre con noi. Molte delle idee e dei progetti su cui stiamo lavorando oggi sono iniziati dopo la sua morte, ma la sua influenza su di loro – e su noi tutti – è inconfondibile.

Godetevi il vostro week-end, e grazie per l’aiuto che date per trasmettere il lascito di Steve nel futuro.

Tim”

Articoli1

Ott 052014
 

Si svolgerà domani 6 ottobre alla Camera dei Deputati nella Sala “Aldo Moro” un incontro in cui si parlerà di Nativi Digitali, i cosiddetti 2.0. L’occasione è la presentazione del libro di Federico Capeci intitolato appunto “Generazione 2.0. Chi sono, cosa vogliono, come dialogare con loro” dell’editore Franco Angeli.

Generazione 2.0

Lo spunto del libro servirà ad un confronto tra politici, esperti di educazione e giovani contemporanei cresciuti all’ombra dei social network.

La Presidente della Camera, Laura Boldrini, farà da anfitrione e aprirà i lavori dell’incontro. Il primo step, sarà l’intervista allo scrittore Capeci da parte della giornalista di Radio 24, Maria Luisa Pezzalli. A questa, seguirà un dibattito-confronto tra politica e classe 2.0, attraverso testimonianze ed esperienze di nativi digitali, professionisti e esperti.

Federico-CapeciInterverranno in questa prima fase il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e altri politici, mentre nella seconda fase del dibattito, condotto dal Presidente di Confindustria digitale, Elio Catania, interverranno Selene Biffi, startupper e giovane imprenditrice e Federico Morello, digital catch e Young Advisor per l’Agenda Digitale Europea.

Il libro di Capeci, affronta il problema dei giovani d’oggi, distratti dalle tecnologie, apparentemente svogliati e incapaci di intessere relazioni sociali, sempre incollati ai loro smartphone. Capeci, attraverso un lavoro capillare e centinaia di interviste, mostra invece una generazione, viva, entusiasta, capace di crearsi un’identità e una propria capacità relazionale sul web collaborativo e partecipativo, il 2.0 appunto.

Federico Capeci è docente in corsi di specializzazione e master per il gruppo IlSole24ore e per l’Università la Cattolica di Roma. Ha lavorato per Coca Cola Italia e OTO Research e oggi si occupa di indagini di mercato su tematiche digitali, sul web in Italia, sui nuovi metodi di ricerca come la co-creation.

E’ possibile iscriversi e partecipare all’evento cliccando sul seguente link: EVENTBRITE

Di seguito il programma dell’evento:

Generazione 2.0: chi sono, cosa e come pensano i nativi digitali

Presentazione del libro di Federico Capeci: #Generazione 2.0. Chi sono, cosa vogliono, come dialogare con loro, Franco Angeli editore, 2014

Lunedì 6 ottobre, ore 17

Camera dei deputati, Piazza Montecitorio, Sala Aldo Moro 

Apertura dei lavori: 

Laura Boldrini, Presidente della Camera

Introduzione:

Antonio Palmieri, Intergruppo innovazione

Generazione 2.0: il libro e la ricerca: 
Maria Luisa Pezzali (Radio24) intervista Federico Capeci, autore di “Generazione 2.0”, esperto di comunicazione digitale e ricerche di mercato.

Quale politica per la Generazione 2.0 

– Francesco Luccisano, capo della segreteria tecnica del MIUR
– Anna Ascani, deputata Partito Democratico
– Antonio Palmieri, deputato Forza Italia
– Stefano Quintarelli, deputato Scelta Civica
– Lara Ricciatti, deputata Sinistra, ecologia e libertà

Modera: Riccardo Luna, Digital Champion Italia

Generazione 2.0: esperti ed esperienze 

– Elio Catania, presidente Confindustria digitale
– Stefano Epifani, docente di Tecnologie applicate alla Comunicazione d’Impresa, Università La Sapienza
– Selene Biffi, startupper, imprenditrice sociale, 31 anni  
– Federico Morello, Digital Coach per aziende e PA, Young Advisor per l’Agenda Digitale Europea, 20 anni

Modera: Piero Vietti, Il Foglio

Ott 032014
 

AtHOME

Riparte la gara “eco-sotenibile” promossa da IKEA, la multinazionale svedese del mobile. Una competizione a premi tra le scuole di tutte le regioni per le classi elementari e gli alunni delle scuole medie. Ogni livello di scuola partecipa contro altre classi dello stesso livello e della stessa regione.

I premi? Buoni acquisto presso i negozi IKEA d’Italia.

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La finalità? Indirizzare gli studenti e le nuove generazioni all’uso sostenibile delle risorse e creare in loro una sensibilità verso l’ambiente e la capacità di effettuare scelte consapevoli. Rispetto della natura, scelta di materiali riciclabili, tecnologie eco-sostenibili…a questo punta il concorso IKEA ATHOME. Un gioco attraverso il quale fare delle scelte sulla base della propria esperienza o della propria sensibilità e verificare subito dopo i risultati. Alla fine del concorso, tutti gli studenti, raccolti per classi, verranno confrontati in una classifica finale che vedrà vincitori e vinti, ma al contempo studenti più consapevoli di ciò che li circonda e delle conseguenze delle proprie scelte sull’ambiente.

E’ la quarta edizione e per me la terza in cui faccio partecipare gli alunni di tutte le classi.

Dal 15 ottobre si aprirà il portale e sarà possibile iscrivere le classi.

Poi sarà COMPETIZIONE.

Più avanti vi fornirò, sia su queste pagine che in classe tutte le informazioni necessarie per poter partecipare insieme all’evento.

Vi voglio carichi.

Qui il link alla pagina (non ancora attiva): IKEA ATHOME

Articoli1

Set 292014
 

03 WI-FI a BORDO

Finalmente una data storica. L’EASA, ossia l’agenzia europea per la sicurezza in volo, ha dato il via libero all’uso dei dispositivi durante tutte le fasi, ossia decollo, crociera e atterraggio. Si apre quindi un nuovo scenario relativo alle offerte per il wi-fi da parte delle compagnie e degli operatori telefonici.

Businessman  in airplane pressing social network communicationL’EASA, ha comunicato questo cambiamento attraverso una nota stampa diffusa online e sui principali organi di informazione. E’ ovvio, che l’uso del cellulare a bordo, come del tablet o del PC dovranno essere comunque autorizzati dalla stessa compagnia aerea. Inoltre, non tutte le compagnie potranno renderlo possibile, ma solo quelle che si sottoporranno a un lungo e attento processo di valutazione della sicurezza.

La sicurezza del volo resta sempre il primo obiettivo e solo dopo aver superato numerosi test che accerteranno la non influenza dei dispositivi sugli strumenti di bordo, sarà possibile per la compagnia rendere disponibile questa opzione per i propri passeggeri. Quindi, ben presto niente più modalità volo e possibilità di chiamare e utilizzare internet anche in alto nei cieli.

Saranno, quindi, le compagnie a stabilire le regole in base ai propri livelli di sicurezza e test effettuati.

Siamo dinnanzi a una rivoluzione nel mondo dell’aviazione. Speriamo solo che tutta questa gente al telefono in volo, non diventi motivo di disturbo e maleducazione come già accade spesso in locali pubblici e non. L’uso intelligente e educato dei propri dispositivi renderà questa innovazione utile per tutti.

Articoli1

Set 252014
 

Per gli alunni della 1H.

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Ancora una volta SUCCEDE qualcosa di straordinario alla Dante. Oggi ho avuto conferma della disponibilità del pullman per la visita didattica del 14 ottobre all’APPLE STORE Centro Sicilia a Misterbianco. La Scionti ha reso disponibile per quel giorno un pullman gran turismo alla cifra speciale di 165 euro che tradotti per il numero di partecipanti corrisponde (come lo scorso anno) a 7,50 euro a testa.

È importante adesso adempiere velocemente a una serie di obblighi amministrativi.

Ho reso disponibile su questa pagina il link al documento di autorizzazione da parte dei genitori della classe, per poter partecipare all’evento. Dovete, quindi, stampare tale documento, farlo compilare ai genitori e raccoglierli in classe. Passerò poi io a ritirarli. Ricordo che in assenza di tale autorizzazione non potrete partecipare alla gita.

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MODULO DI ADESIONE

Dovrete, contestualmente, raccogliere i soldi necessari al saldo del pullman. Vi ricordo che tale incarico è stato preso dal vostro compagno di classe Francesco. È importante che tale importo sia raccolto nel più breve tempo possibile in modo da consentire a un genitore della classe di fare il versamento sul conto corrente della scuola che vi fornirò nei prossimi giorni.

La gita sarà come detto in orario scolastico. Partiremo intorno alle ore 9:00 per essere per tempo alle 10:00 all’Apple Store dove ci attendono i “genius” che ci accompagneranno nelle magie informatiche per un’ora e mezza circa. Il ritorno è previsto sempre in orario scolastico verso le 13 della stessa mattinata.

Ad accompagnarvi in questa giornata ci saremo io e il prof. Bordonaro e SUCCEDERA’ che ci divertiremo un mondo…..

Set 182014
 

citta firenze

Per città si intende l’insieme degli spazi e delle realizzazioni che caratterizzano un insediamento umano stabile ed esteso.

Città territorio

Per territorio si intende, in urbanistica o pianificazione territoriale, lo spazio geografico terrestre divisibile in zone urbanizzate, agricole o naturali ove è possibile realizzare e regolamentare l’ambiente “costruito”. Si tratta in pratica di spazi in cui sono controllati i processi costruttivi, la qualità ambientale, il rapporto città-campagna in modo da garantire a tutti pari condizioni e qualità d’uso del territorio.

città infrastructureIl territorio e le città si trasformano continuamente, a causa di fenomeni sociali, culturali, politici. Ogni epoca lascia un segno ben preciso come una cicatrice sulla pelle. Anche la città e il territorio subiscono profonde trasformazioni ed è possibile leggere e codificare questi segni sullo spazio che ci circonda. Ad esempio, una città medioevale è caratterizzata da sistemi di mura necessarie alla difesa ed è realizzata prevalentemente in pietre squadrate, mentre una città moderna è segnata da un groviglio di reti stradali, da periferie degradate e industrializzate e centri storici caotici e frastagliati.

EVOLUZIONE DELLE CITTA’

La nascita dei primi insediamenti umani stabili è da far coincidere con il momento in cui l’uomo abbandonò le abitudini nomadi per dedicarsi all’agricoltura; questo richiedeva un’organizzazione sociale complessa e strutturata. I primi impianti abitativi erano costituiti da capanne disposte in modo circolare così da facilitarne la difesa.

Pian piano questi semplici insediamenti cominciarono ad articolarsi e comparve per la prima volta il centro storico e amministrativo e le aree periferiche (i quartieri).

Furono i greci a creare una prima vera struttura urbana intorno al V secolo. Si trattava di un impianto attraverso una griglia di strade ortogonali, le principali chiamate plateiai mentre le secondarie stenopoi. Qui, ancora non è presente il centro storico che normalmente era decentrato sulle alture chiamate acropoli, mentre i quartieri risultando tutti uguali e indifferenziati.

I romani, partendo dall’impianto greco, diedero un’ulteriore svolta allo sviluppo dello schema planimetrico delle città. La griglia ortogonale greca restò lo schema prevalente, con la differenza che quest’impianto, basato sugli schemi dell’accampamento militare, era diviso da due assi ortogonali principali al cui incrocio sorgevano gli edifici principali, il foro, sedi delle riunioni politiche, amministrative, commerciali e religiose.

citta_romana

Planimetria di città romana

Nel Rinascimento la città diventa radiocentrica, ossia basata su rigidi schemi geometrici con sviluppo dal centro verso tutte le direzioni, razionale e ordinata.

Planimetria radiocentrica (Palmanova)

Planimetria radiocentrica (Palmanova)

Nel XIX secolo si assiste a un ulteriore trasformazione dell’impianto urbano della città con la rivoluzione industriale che, stravolge l’organizzazione territoriale preesistente provocando grandi cambiamenti. Nuove periferie non pianificate rompono lo schema della città racchiusa dentro le mura, sconvolgendo i centri storici, differenziando i quartieri per ceto sociale, introducendo edifici industriali e produttivi all’interno degli spazi urbani.

Città industrializzata

Città industrializzata

LA GESTIONE DEL TERRITORIO

L’organizzazione e la regolamentazione di un territorio, come di una città, richiede l’adozione di strumenti efficaci, capaci di garantire condizioni uguali a tutti gli abitanti e il rispetto dell’ambiente. Tutto questo si è potuto realizzare solo attraverso l’emanazione di apposite leggi nazionali o locali valide su tutto il territorio. In Italia la normativa urbanistica ha inizio nel 1942 quando fu emanata la cosiddetta legge urbanistica la n.1150. Questa legge, importantissima, prescrive per la prima volta vari livelli di pianificazione, limita l’attività costruttiva, prevede la facoltà di espropriazione per pubblico interesse ed introduce la licenza edilizia per tutte le nuove edificazioni private.

Altre leggi importantissime per la gestione del territorio sono state il decreto interministeriale n.1444/68 che fissava limiti inderogabili nell’edificazione (ad esempio le distanze tra gli edifici o la loro altezza), la legge n.1187/68 che modificava e integrava la legge del 1942 e la legge n.10/77 che fissava un principio fondamentale e cioè che l’edificabilità del suolo non poteva essere legata alla proprietà ma ottenibile attraverso un procedimento amministrativo di concessione.

P.R.G. E REGOLAMENTO EDILIZIO

Gli strumenti che oggi l’urbanista e il legislatore utilizzano per il controllo del territorio sono il Piano Regolatore Generale (P.R.G.) e il Regolamento Edilizio.

Il Piano Regolatore Generale è il complesso di norme che regolano lo sviluppo edilizio dei centri abitati. Il progetto e la compilazione del piano regolatore, completo di norme applicative, è affidato al Comune che si avvale della collaborazione di ingegneri e architetti esperti in urbanistica. È composto da planimetrie del territorio comunale, in cui vengono segnate la rete stradale, le vie di comunicazione più importanti, le aree già costruite e quelle ancora da costruire con l’indicazione del loro utilizzo.

Schema di P.R.G.

Schema di P.R.G.

Per rendere queste mappe facilmente comprensibili gli urbanisti adoperano colori e trame differenti per individuare le diverse zone. Sulla planimetria di un piano regolatore individuiamo diverse zone distinte per lettera e colori che rappresentano altrettante zone omogenee sul territorio. Vediamo quali sono queste zone:

Zona A – Centro storico (ossia tutti edifici e le opere che rappresentano il passato dell’insediamento edilizio);

Zona B – zone di recente costruzione prevalentemente residenziale dette anche zone sature perché non vi sono più spazi liberi per ulteriori edifici; i rimanenti spazi vengono adibiti ad aree a verde o a servizi.

Zona C – zone di nuova costruzione caratterizzata da ampie aree libere capaci di accogliere nuovi insediamenti edilizi.

Zona D – zone destinate ad attività economiche non agricole.

Zona E – zona esterne al centro edificato destinate ad attività agro-silvo-pastorali.

Zone F – zone per i servizi di interesse generale (cimitero, ospedali, impianti sportivi, ecc.).

Zone G – zone per i servizi di interesse locale (si tratta di edifici pubblici di interesse esclusivamente di quartiere).

Zone H – zone non edificate ad uso pubblico pavimentate o asfaltate (si tratta in generale di strade, parcheggi e piazze).

Zone V – zone edificate ad uso pubblico piantumate (giardini pubblici, parchi, area gioco).

Il Regolamento Edilizio è l’insieme delle norme a livello comunale che fissano i criteri edificatori garantendo così il rispetto di condizioni igienico sanitarie, di sicurezza, tecniche, estetiche e di vivibilità degli immobili. È legato al Piano Regolatore Generale del quale fissa, a livello normativo, ogni possibile aspetto delle zone omogenee.

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Set 182014
 

Apple store

Ancora una volta sta per SUCCEDERE qualcosa di incredibile alla Dante:

UNA GITA ALL’APPLE STORE CENTRO SICILIA DI CATANIA

Apple-Rainbow-icon

Insieme agli alunni della nuova classe 2.0, la prima H, il sottoscritto realizzerà il sogno di molti; passare una mattinata in allegria con i trainer dell’Apple Store, giocando e imparando con i software della casa della Mela mordicchiata.

SUCCEDE che ancora una volta gli alunni della nostra scuola parteciperanno ad un evento unico, didattico, innovativo e estremamente eccitante.

Partiremo la mattina con un pullman che ci condurrà al centro commerciale Centro Sicilia dove i “geni” della Apple ci aspetteranno per passare 2 ore in assoluta “innovazione”, giocando e imparando attraverso l’uso degli iPad e della classe digitale approntata per la nostra visita.

SUCCEDERA’ che tante sorprese ci aspetteranno li, ma soprattutto l’esperienza e il ricordo di questa mattinata ci accompagnerà durante il resto del nostro anno scolastico.

Nei prossimi giorni vi fornirò i dettagli dell’evento, ma nel frattempo se volete qualche informazione in più, vi fornisco i link al sito della Apple nella pagina dedicata alle gite scolastiche e gli articoli relativi alla gita effettuata l’anno scorso con la precedente prima H.

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