Feb 042018
 

Scegliere un alimento sul bancone del supermercato o nella bottega sotto casa, richiede attenzione e cura da parte del consumatore. Essere informati in merito alla qualità del prodotto, alla sua origine, ai processi adottati per la sua conservazione, è divenuta una necessità. E possiamo trovare tutte queste indicazioni sulla confezione del prodotto su quella che viene definita etichetta.

Le informazioni che questa deve riportare, non sono casuali, ma normate secondo specifiche regole che fissano i parametri di comportamento in questo complesso e delicato settore di mercato.

Oggi, le normative nazionali, sono state sostituite o integrate da quella europea che uniforma le indicazioni da riportare sulle etichette in tutti i paesi membri dell’Unione. La normativa di riferimento è la seguente:

Regolamento (UE) 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori

A cui si collega un altro regolamento importante sull’etichettatura che fornisce indicazioni sulla salute dette claims:

Regolamento (CE) 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari

Il regolamento 1169 all’art.1, definisce innanzitutto il concetto stesso di etichetta:

…qualunque marchio commerciale o di fabbrica, segno, immagine o altra rappresentazione grafica scritto, stampato, stampigliato, marchiato, impresso in rilievo o a impronta sull’imballaggio o sul contenitore di un alimento o che accompagna tale imballaggio o contenitore.

La normativa, poi, indica anche i criteri di rappresentazione delle informazioni. Queste devono risultare:

  • chiare
  • leggibili
  • indelebili

Inoltre, la stessa normativa fissa quali indicazioni debbono essere apposte obbligatoriamente sulle confezioni e quali invece possono essere facoltative o a discrezionalità del paese produttore.

Per questo bisogna tener presente che i prodotti alimentari possono essere venduti in tre differenti forme di confezionamento:

  • alimenti sfusi – ad esempio frutta e verdura le cui indicazioni non possono essere apposte sulla confezione, che di fatto non esiste, ma sul vassoio di vendita;
  • pre-incartati – ad esempio pane, carne e pesce freschi, salumi, che vengono confezionati sul luogo al momento della vendita;
  • pre-confezionati – riguarda tutti quegli alimenti incartati già dal produttore prima di giungere al punto vendita e nel quale l’alimento rimane chiuso fino al momento in cui verrà consumato.
alimento sfuso pre-incartato pre-confezionato

La normativa europea, rende obbligatorie le indicazioni sull’etichetta, solo per i prodotti pre-confezionati, mentre per gli altri le indicazioni da apporre sono delegate a ciascun stato membro (art. 44).

STRUTTURA DELL’ETICHETTA

Un’etichetta a norma di legge deve riportare obbligatoriamente le seguenti informazioni:

  • Denominazione di vendita
  • Elenco ingredienti
  • Data di scadenza o tempo di conservazione
  • Nome, ragione sociale o marchio depositato e sede dell’azienda produttrice
  • Peso netto del prodotto
  • Valore alcolometrico per le bevande con contenuto alcolico superiore all’1,2%
  • Lotto di appartenenza
  • Modalità di conservazione ed eventuale utilizzo
  • Dichiarazione nutrizionale
  • Presenza di ingredienti che possono provocare allergie o intolleranze
  • Paese di origine e luogo di provenienza

Immagine tratta dall’opuscolo informativo del Ministero della Salute

DENOMINAZIONE DI VENDITA

Rappresenta il nome del prodotto e può in qualche modo descriverlo. Accanto al nome deve evincersi anche lo stato fisico in cui il prodotto si trova o il trattamento che ha subito: in polvere, liofilizzato, surgelato, affumicato, ecc. e per i prodotti congelati anche l’indicazione decongelato.

ELENCO INGREDIENTI

In ordine decrescente di peso, vanno indicati tutti gli ingredienti utilizzati nella produzione. Insieme a questi, vanno indicati gli allergeni contenuti, messi in evidenza attraverso l’uso di un carattere diverso per dimensione, stile e colore, così da essere facilmente individuabili.

DATA DI SCADENZA – TEMPO DI CONSERVAZIONE

La data di scadenza si applica in quei prodotti ad alta deperibilità come ad esempio latticini, uova, formaggi, dove troviamo la dicitura “Da consumarsi entro il…“. Questa indica la data ultima entro cui consumare il prodotto, perché dopo tale data questo potrebbe risultare tossico.

Il tempo minimo di conservazione (TMC) si applica invece su quei prodotti che possono essere conservati più a lungo, dove troviamo la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il…“. In questo caso, veniamo avvertiti che il prodotto, dopo quella data, potrebbe aver modificato alcune delle sue caratteristiche organolettiche tipo sapore o colore, ma che può ancora essere consumato senza rischi per la salute.

MODALITA’ DI CONSERVAZIONE E UTILIZZO

Ogni alimento deve essere conservato in modi diversi per garantire la freschezza e la durabilità. Ad esempio alcuni alimenti vanno conservati in frigo, altri nel congelatore, altri ancora in luoghi asciutti e bui. In generale, comunque il cibo non va esposto direttamente a fonti di luminosità e calore. L’indicazione delle modalità di conservazione ed eventuale utilizzo successivo, sia prima che dopo l’apertura della confezione, aiutano il consumatore ad allungare la durata del cibo e a ridurre gli sprechi.

DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE

Si tratta di una serie di informazioni aggiunte più recentemente per avviare un controllo alimentare sulla popolazione al fine di evitare malattie quali l’obesità sempre più diffusa nei paesi sviluppati. Sono rappresentate sotto forma tabellare e riportano informazioni su:

  • valore energetico
  • grassi
  • carboidrati
  • zuccheri
  • acidi grassi saturi
  • proteine
  • sale

Il valore energetico è riferito alla quantità di 100g/100ml di alimento ed è espresso come percentuale assunta da un individuo adulto riferita all’apporto medio giornaliero di calorie di circa 2000 kcal.

PAESE DI ORIGINE E LUOGO DI PROVENIENZA

Questo tipo di informazione, già obbligatoria per alcuni tipi di alimenti, carni bovine, pesce, frutta e verdura, miele, olio d’oliva, viene estesa con la nuova normativa europea anche alle altre carni fresche e congelate delle specie suina, caprina, ovina e avicola.

INDICAZIONI COMPLEMENTARI

Altre informazioni, possono essere inserite a discrezione del singolo paese membro e servono ad aiutare il consumatore a effettuare scelte più consapevoli.

Ad esempio viene messo in evidenza un quantitativo di caffeina superiore a 150 mg/l in quelle bevande che non siano the o caffè, quantità che potrebbe generare rischi a determinate categorie di consumatori come bambini o donne in stato di gravidanza. Sulla confezione sarà riportata la dicitura “Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento“.

Oppure in quegli alimenti destinati a persone che debbono contenere il livello di colesterolo nel sangue dove sarà riportata la dicitura “addizionato di steroli vegetali” o “addizionato di stanoli vegetali”.

INDICAZIONI SULLA SALUTE: CLAIMS

Il Regolamento (CE) 1924/06 è nato con lo scopo di garantire ai consumatori europei l’accuratezza e la veridicità delle informazioni riportate sulle etichette in merito a indicazioni nutrizionali e indicazioni sulla salute.

Queste, non possono in nessun caso essere false, creare dubbi al consumatore sui valori nutrizionali di altri alimenti, incoraggiare al consumo eccessivo dell’alimento, sfruttare timori del consumatore.

Le indicazioni nutrizionali non sono obbligatorie e sono quelle informazioni che avvisano delle proprietà benefiche che il prodotto può avere in virtù di:

  • energia (valore calorico) che:
    • fornisce
    • fornisce in misura ridotta o maggiore
    • non fornisce
  • sostanze nutritive che:
    • contiene
    • contiene in misura minore o maggiore
    • non contiene

Esempi di indicazioni nutrizionali

Le indicazioni sulla salute, invece, sono quelle indicazioni che affermano che esiste un rapporto tra l’alimento o uno dei suoi componenti e la salute.

Questo tipo di indicazioni possono essere diverse:

  • Nutrizionale – es. Fonte di calcio
  • Salute / Funzionale generale – es. Il calcio è necessario per la normale struttura delle ossa
  • Salute / Riduzione del rischio – es. Il calcio riduce il rischio di fratture osteoporotiche nelle donne in menopausa
  • Salute / Sviluppo dei bambini – es. Il calcio è necessario per la normale crescita e lo sviluppo delle ossa nei bambini
  • Generica – es. Per gli atleti
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