Feb 272017
 

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15 ottobre 2007 è una data storica. I cieli del mondo vedono librarsi per la prima volta in aria un nuovo gigante, anzi il gigante dei giganti: l’Airbus A380, il primo aereo al mondo dotato di doppio ponte capace di trasportare a pieno carico fino a 850 passeggeri.

L’A380 nasce con lo scopo di risolvere i problemi del trasporto aereo sempre più congestionato di tratte e persone, ma anche per competere con lo strapotere quarantennale di Boeing con il suo aereo di punta, il 747.

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La presentazione al grande pubblico è avvenuta il 16 gennaio 2005, ma l’Airbus è stata costretta a rinviare ripetutamente l’uscita del velivolo per diverse problematiche soprattutto ai sistemi elettrici, un vero proprio dedalo di cavi e connessioni.

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Il gigantesco aereo è grande in tutto. Per la prima volta, l’apertura alare supera la lunghezza. Questa è stato il primo problema per Airbus che ha dovuto ricorrere ad uno stratagemma per consentire al suo gigante di poter essere ospitato in tutti gli aeroporti internazionali senza dover riprogettare gli hub. L’ala nella parte finale, infatti, è stata ripiegata; questo ha consentito di riportare la lunghezza all’interno degli standards degli aeroporti e a fatto si che questa fornisse maggiore stabilità in volo ad alta velocità.

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L’A380 è lungo 73 metri e alto più di 24. L’apertura alare è di 79,8 metri e il diametro della fusoliera 7,14. Il doppio ponte consente di ospitare un numero di passeggeri che varia da 525, in configurazione standard con la suddivisione in 3 classi, a 853 in configurazione charter con classe unica. Il ponte principale misura 49,7 metrici lunghezza mentre quello superiore 47,9; tutto questo spazio si traduce in comodità e possibilità da parte delle compagnie aeree di offrire ai clienti più esigenti spazi unici attrezzati con suite, docce, sale gioco con biliardo, lounge-bar e tanto altro.

Sono necessari 2 piloti (4 per le lunghe tratte) e 22 assistenti di cabina per gestire l’enorme spazio e la grande quantità di persone a bordo.

La tecnologia la fa da padrona; anche la classe economy è dotata di molti comfort in più e soprattutto spazio tra i sedili. Intrattenimento di bordo, wi-fi, videocamere esterne per vedere comodamente le fasi del viaggio e tanto altro. Insomma, l’A380 apre una nuova era per il viaggio aereo.

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Anche la dotazione meccanica è di prim’ordine; vengono utilizzati 4 turbofan Engine/Alliance GP7000 o, in alternativa, 4 turbo-reattori Rolls-Royce Trent 900. Questi spingono l’aereo a velocità di crociera a Mach 0.85, ovvero a circa 850 Km orari e sono capaci di fargli percorrere una distanza di 15.200 Km in un’unica tratta consumando il 15-20% in meno di un 747 con emissioni nell’atmosfera ridotte del 13%. Viaggia inoltre più in alto, 35mila piedi (circa 11.000 metri) è molto più silenzioso e necessita di meno spazio per atterrare e decollare.

Lo sviluppo di questo gigantesco aereo è avvenuto negli impianti di Tolosa in Francia appositamente costruiti da Airbus per la realizzazione di questo velivolo. L’avvio del progetto è del giugno 1994 e solo nel 2004 dopo dieci anni di progettazione, è stata approntata la catena di montaggio.

I costi sono stati enormi, basti pensare che l’aereo è composto da circa 4 milioni di pezzi, con 2,5 milioni di componenti provenienti da 1.500 aziende di 30 nazioni. Ogni aereo costa circa 350 milioni di dollari.

10 miliardi di investimento complessivo che si traducono nella necessità di vendere almeno 250 aerei da parte di Airbus per rientrare nelle spese.

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Nel 2006 il primo Airbus A380 è stato consegnato alla compagnia aerea Singapore Airlines che ebbe anche l’onore di effettuare il primo volo commerciale di questo gigante il 15 ottobre 2007 sulla tratta Singapore-Sydney.

Sono diverse oggi le compagnie aeree che utilizzano l’A380 e molte altre si stanno aggiungendo piano piano. L’aereo ha oramai superato i dieci anni di servizio e non si sono riscontrati incidenti, se non lievi, sul suo percorso di volo tranne che per l’incidente occorso ad un A380 della Qantas, la compagnia aerea australiana, che durante il volo vide esplodere uno dei motori a causa di un difetto di progettazione di un tubicino che trasportava olio. Il volo si concluse con un atterraggio di emergenza ma nessun danno all’aereo ne alle persone a bordo.

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La compagnia aerea che maggiormente utilizza gli A380 oggi è la Emirates, la compagnia dell’emirato di Dubai e per questa compagnia vola il primo pilota italiano accreditato per gli A380, il comandante Michele D’Ambrosio.

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