Nov 252015
 

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Sorge nel centro storico di Milano, nel quartiere Isola un nuovo concept di progettazione architettonica ormai conosciuto universalmente con il nome di Bosco Verticale. Si tratta di due edifici residenziali di tipo a torre (grattacielo) con cui, lo Studio Boeri (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) ha voluto ripensare il modello edilizio in verticale.

Come citano gli stessi architetti nel sito ufficiale dello studio di progettazione, le Torri del Bosco Verticale rappresentano un “modello per un edificio residenziale sostenibile, un progetto di riforestazione metropolitana che contribuisce alla rigenerazione dell’ambiente e della biodiversità urbana senza l’implicazione di espandere la città sul territorio“.

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La coppia di edifici mira a riqualificare un’area urbana depressa, puntando ad un reinserimento della natura nello spazio antropizzato della città, senza rinunciare alla necessità della densità edilizia. Si tratta di un progetto di riforestazione delle città. Una superficie di circa 7.000 mq di alberi e piante distribuite su una superficie ridotta, ma espansi in verticale lungo i 111 metri di altezza della Torre E e i 78 metri della Torre D. Due edifici di 27 e 18 piani che nel loro sviluppo verticale ospiteranno oltre 2.000 specie di piante tra alberi e arbusti con altezze variabili tra i 3 e i 9 metri.

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Si tratta del primo esperimento di “densificazione” verticale della natura all’interno di quel progetto più ampio che muove da politiche finalizzate al rimboschimento di grandi aree urbane. Questa foresta verticale, oltre a vantare un aspetto estetico di elevato pregio, contribuisce a realizzare un sistema di filtraggio capace di assorbire anidride carbonica, particelle di polvere, produrre umidità e ossigeno.

Non solo; questo magnifico esempio di edilizia ecosostenibile, ha ottenuto di recente il 12 novembre 2015 un grandissimo riconoscimento internazionale in campo edilizio, promosso dall’Illinois Institute of Technology di Chicago. Secondo il Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH), organismo internazionale del settore edile, il Bosco Verticale risultato il miglior grattacielo del mondo.

La concorrenza internazionale era agguerrita e ricca di incredibili edifici rappresentativi; per le americhe concorreva il One World Trade Center, per l’Africa e il Medio Oriente il Burj Mohammed Bin Rashid Tower di Abu Dhabi e per l’Australia ed Asia il CapitaGreen di Singapore.

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Per il Council on Tall Buildings and Urban Habitat, l’edificio di Boeri, vince per l’innovazione e le incredibili caratteristiche del progetto. Per la commissione esaminatrice l’eccezionalità del progetto è data dalla perfetta unione tra struttura cementizia e piante, che costituiscono come un’estensione dell’involucro esterno dell’edificio. Il progetto è stato giudicato un esperimento rivoluzionario, provocando il commento entusiasta del progettista che si è detto felice per Milano, l’Italia e l’architettura internazionale in genere.

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Il prestigioso premio è stato insignito all’architetto Boeri a Chicago durante un evento di gala. Bosco Verticale, comunque non è estraneo ai premi internazionali, in quanto si era già aggiudicato l’International Highrise Award nel 2014.

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IL CORRETTO ORIENTAMENTO:

L’orientamento più vantaggioso è quello verso sud. Le finestre esposte a sud possono ricevere sole durante tutto il giorno. In inverno, la posizione del sole è bassa e la radiazione incide quasi perpendicolarmente, mentre in estate, quando la posizione del sole è alta, la facciata riceve invece meno apporti e le finestre sono più facilmente ombreggiabili tramite schermature orizzontali fisse (aggetti, balconi, gronde). L’ombreggiamento delle finestre previene surriscaldamenti e riduce così la necessità di raffrescare artificialmente gli ambienti; quindi contribuisce al risparmio energetico.

Le facciate esposte ad Est e Ovest pongono maggiori problemi; esse ricevono luce quando la posizione del sole è bassa (mattina, pomeriggio). Le finestre orientate verso Est e Ovest sono pertanto meno facilmente ombreggiabili e spesso la causa di surriscaldamenti. Queste finestre necessitano schermature mobili, adattabili alla variazione della posizione del sole. Le finestre esposte a nord ricevono radiazione diretta solo in alcune giornate d’estate e, di solito, non hanno bisogno di schermature.

Particolare attenzione la meritano le falde di tetto esposte verso Sud. Queste ricevono un massimo di apporti solari in estate, quando la radiazione solare incide quasi perpendicolarmente. Questo fatto può comportare un surriscaldamento delle strutture del tetto e degli ambienti sotto lo stesso. Le falde esposte a Sud sono però ideali per installarvi collettori solari e pannelli fotovoltaici.

All’efficienza energetica può contribuire anche un’idonea disposizione degli ambienti. La disposizione bisogna sceglierla in riguardo al clima. Nelle regioni settentrionali si tratta di captare molto sole in inverno e di ripararsi dai venti freddi, conviene quindi disporre il salotto (finestre grandi) sul lato SUD, dove riceve più sole, e la cucina, il bagno, i locali di servizio e la scala (finestre piccole) sul lato NORD, da dove provengono i venti freddi.

Nelle regioni meridionali, il problema principale è il caldo estivo e pertanto conviene una disposizione che procuri ombra e un’ottima ventilazione.

GLI SPAZI DELL’ALLOGGIO:

Le moderne case sono dotate di più spazi interni adibiti a specifiche funzioni. Tra i principali:

l’ingresso è la stanza in cui si apre la porta di entrata;

il salotto o soggiorno è la stanza accogliente e di dimensioni relativamente ampie in cui si sta abitualmente nel tempo libero;

la cucina è la stanza adibita alla preparazione a alla cottura dei cibi. È detta cucina abitabile qualora è abbastanza grande da poter consumare in lei i pasti (altrimenti vi è la sala da pranzo). In Italia la cucina molto spesso è utilizzata alla stregua del salotto diventando la stanza principale in cui si soggiorna;

la sala da pranzo stanza destinata al consumo dei cibi;

il disimpegno o corridoio di servizio è il locale della casa che consente l’accesso ad altri locali della casa;

il bagno è la stanza destinata all’igiene personale ed è dotata dei necessari apparecchi igienici. Spesso per questioni di economicità e spazio il bagno ricopre anche il ruolo della lavanderia, dotandosi degli apparecchi necessari al lavaggio dei capi di vestiario;

la lavanderia è la stanza adibiti al lavaggio e trattamento dei capi di vestiario;

la camera da letto è la stanza destinata al riposo e al recupero notturno e può essere “matrimoniale” se adibiti a letto matrimoniale, “doppia” se adibiti a due letti singoli o “singola” se adibita a un solo letto singolo. Si chiama “camera degli ospiti” se adibiti esclusivamente al pernottamento degli ospiti;

il balcone, la terrazza o la loggia negli appartamenti sono tesi a sopperire all’assenza di un giardino.

Questi spazi, per legge, al fine di garantire condizioni vitali idonee, sia per mobilità, sia per areazione che per illuminazione, debbono rispettare determinate misure minime al di sotto delle quali non può essere garantita la piena funzionalità.

Locale

Superficie

Altezza

Soggiorno 14,00 mq  > 2,70 m
Cucina – Pranzo 9,00 mq  > 2,70 m
Cucina sola cottura 5,00 mq  > 2,70 m
Camera ad un letto 9,00 mq  > 2,70 m
Camera a due letti 14,00 mq  > 2,70 m
Studio 7,00 mq  > 2,70 m
Primo servizio igienico 4,00 mq  > 2,70 m
Ulteriori servizi igienici 1,50 mq  > 2,40 m
Ripostiglio 1,50 mq  > 2,40 m
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