Mag 132014
 

04 - MAPPE
Ammetto di non essere un grande fautore delle mappe concettuali perché non le ritengo “personalmente” idonee al mio modo di svolgere la lezione o di interfacciarmi con la classe, ma registro anche, che molti miei colleghi lavorano produttivamente e con soddisfazione utilizzando tale strumento didattico.

Ma partiamo dalla base: che cos’è una mappa concettuale?

Teorizzate per la prima volta da Joseph Novak (accademico statunitense), si possono definire come uno strumento grafico in grado di rappresentare un’informazione o una conoscenza. L’idea parte dal concetto costruttivista per cui ognuno è autore del proprio percorso all’interno di un contesto e hanno lo scopo di creare modalità di apprendimento non più mnemoniche ma frutto di un preciso ragionamento e pensiero.

Contrariamente alle mie convinzioni, determinate da una profonda e accurata sperimentazione nel passato, insegnando nella classe 2.0, forse per caso, forse per volontà sperimentativa, ne ho riscoperto in parte l’utilità e ne ho rivalutato alcuni aspetti funzionali. Proporre la lezione attiva, comporta diversi cambiamenti sia nella metodologia del docente che nei processi apprenditivi degli alunni. La costruzione della lezione da parte dell’alunno, anche se coadiuvato dal docente-coach e coordinato dal segretario di gruppo (come sperimentato), potrebbe risultare dispersiva e irta di ostacoli, sia per l’alunno che deve costruire un percorso che non conosce, sia per il docente che deve guidarlo. Ragion per cui, la costruzione di una mappa (meglio se interattiva) consente in qualche modo di semplificare la pianificazione e guidare gli alunni all’interno di un percorso obbligato nel senso di aver fissato alcuni punti chiave (è come avere dei tag nella ricerca di contenuti sulla rete). Le mappe in questo percorso diventano strumento attivo della lezione, momento in cui il docente insieme ai discenti costruisce le basi per il futuro lavoro. È come il momento del briefing di un team di progettazione prima di passare alle fasi esecutive di un progetto.

03 - MAPPE

L’aver sperimentato l’uso di tale strumento sulla LIM con gli alunni e l’aver rivalutato questo strumento, mi ha portato ad approfondire il tema “software” per la realizzazione di mappe concettuali o mentali. La rete da questo punto di vista rappresenta il luogo ideale dove approfondire e trovare soluzioni adatte alle singole esigenze. Mi sono così ritrovato a cercare una soluzione che rispondesse a precise esigenze e finalità. Il software doveva soddisfare determinati requisiti che di seguito elenco:

  • MULTIPIATTAFORMA
  • MULTILINGUA
  • FREE
  • MULTIMEDIALE
  • SEMPLICE

Apple-Rainbow-iconMultipiattaforma – lavorando in ambiente misto con soluzioni Mac e PC, non volevo una soluzione diversa per ogni piattaforma, ma un software unico assolutamente trasparente e indifferente al sistema operativo sul quale sta girando.

language-iconMultilingua – fondamentale per il fatto che lo strumento dovrà essere utilizzato da docenti di discipline diverse e anche di lingue diverse.

linux-iconFree – esistono numerose soluzioni sul mercato a pagamento, ma esistono anche delle ottime soluzioni assolutamente gratuite sulle rete. Questo ci avvantaggia nella scelta (soprattutto nella sperimentazione) e non aggrava le nostre tasche e le casse della scuola di oneri aggiuntivi.

multimedia-iconMultimediale – questa è una caratteristica che ho scoperto solo in un secondo momento, ossia la possibilità di inserire contenuti multimediali, quali video, foto, collegamenti ipertestuali, suoni e quant’altro all’interno della stessa mappa rendendola di fatto “viva”.

Semplice – sono convinto che un software è utile e valido quando non richiede una lunga curva di apprendimento. I software debbono facilitarci il compito, non complicarcelo. Non dobbiamo perdere tempo a studiare complesse procedure per realizzare cose semplici che manualmente facciamo in pochi minuti, ma al contrario una applicazione deve rendere immediata e rapida questa realizzazione per poter essere preferita ad un approccio classico. La semplicità d’uso, inoltre, facilità anche quei docenti che non hanno particolari competenze o attitudini con lo strumento digitale.

mindomo iconMINDOMO DESKTOP

Avviata la ricerca, ho trovato molte soluzioni, alcune valide, alcune che soddisfacevano parzialmente i criteri di ricerca, altre completamente lontane da ciò che stavo cercando. In questo navigare, mi sono imbattuto per caso, come sempre capita, in un software che mi ha colpito per la sua interfaccia pulita, semplice e immediata. Approfondendo, ho scoperto uno strumento validissimo, in grado di soddisfare qualunque esigenza, semplicissimo da utilizzare e rispondente a tutti i criteri.

05 - MAPPE

Il programma sfrutta l’Adobe Air di Adobe Software (la casa di Photoshop) che rappresenta un substrato su cui ogni programma può girare indipendentemente dal sistema operativo su cui si lavora (l’installer dell’applicazione è infatti lo stesso). Basta scaricare il software dal sito del produttore (anch’esso localizzato in più lingue tra cui l’italiano) http://www.mindomo.com/it/, registrarsi e iniziare il download. Troviamo nello stesso sito il link diretto per il download dell’Air di Adobe. Questo va installato per primo per poi poter lanciare il programma.

01 - MAPPE

L’interfaccia è assolutamente intuitiva e di immediato utilizzo. Dal menu “option” si può configurare il programma modificando anche la lingua (italiano compreso). Al centro del foglio un bottone con scritto “radice“, rappresenta l’inizio della mappa. Menù contestuali e poche semplici icone come menù, consentono di modificare qualunque cosa.

06 - MAPPEPoi la barra laterale ci proietta nell’universo di MINDOMO. Link a pagine internet, inserimento immagini sia dalla rete che dal proprio computer, contenuti multimediali quali video e suoni provenienti da diverse fonti tra cui Youtube, smile, tag e commenti ci permettono di personalizzare totalmente la nostra mappa trasformandola in uno strumento interattivo e dinamico, salvabile sul PC o sul cloud dove possiamo decidere di condividerla e renderla pubblica per tutti gli utenti del software.

Per finire, un browser internet integrato completa la dotazione della nostra barra laterale.

E’ possibile anche svolgere delle presentazioni registrando passo passo quello che stiamo realizzando in modo che ogni elemento si disponga nella sequenza che abbiamo stabilito realizzando così una mini lezione animata.

Le caratteristiche, la semplicità d’uso, la versatilità ne fatto quindi un elemento ideale da suggerire per i docenti 2.0 e per l’uso in classe con la LIM. Troverete nel widget “I Software Consigliati da Educazionetecnica.com” inserito anche il link a Mindomo come gli altri software che già fanno parte della collezione di suggerimenti.

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